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Testimonianza pubblica e diaconia

“Diaconia ecumenica e sviluppo sostenibile” è il titolo di un importante seminario giovanile organizzato a Cuba dal 15 al 20 luglio dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), ideato per ragionare sulle sfide non più rinviabili dell’attenzione al Creato, dell’accesso all’acqua per tutti e di un’ adeguata attenzione alla salute di ciascuno.

L’evento è uno degli elementi chiave nei progetti del Cec legati alla diaconia, il lavoro della chiesa al servizio dell’umanità, organizzato in collaborazione con il seminario teologico evangelico della cittadina di Matanzas.

Il pastore Matthew Ross, dirigente del programma del Cec per la diaconia e lo sviluppo sostenibile ha sottolineato che «il problema della povertà e dell’ingiustizia economica non può essere ignorato dalle chiese e evidenzia ancora di più l’importanza decisiva della diaconia nell’affrontare simili sfide».

Rappresentanti di molte nazioni, soprattutto dell’area caraibica, si sono riunite per mettere in condivisione idee e imparare gli uni dagli altri le buone pratiche messe in atto, in particolare nel contesto della risposta delle chiese agli obiettivi di sviluppo sostenibile posti dalle Nazioni Unite.

Si è voluto inoltre ragionare sui compiti presenti e futuri delle nuove generazioni ed esplorare le modalità con cui i giovani vivono la fede in relazione gli uni con gli altri, nella chiesa e nella società, attraverso pratiche azioni diaconali.

Il documento di lavoro “Chiamati all’azione trasformativa: la diaconia ecumenica”, prodotto nel 2014 dal Cec, dalla Federazione luterana mondiale e da Act Alliance, è stato il filo rosso che ha guidato i lavori, dai quali è scaturita una chiamata all’azione, una dichiarazione finale in cui si chiede alle chiese di «mantenere e creare spazi di formazione legati alla diaconia, rafforzare le capacità di leadership per sviluppare e realizzare strategie alternative che promuovano le azioni dei giovani a favore della società in cui si trovano a vivere.