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Creare le condizioni per far prosperare la pace

Tony Peck e Jenni Entrican, rispettivamente segretario generale e presidente della Federazione battista europea (Ebf), e Elijah Brown e Paul Msiza, segretario generale e presidente dell’Alleanza battista mondiale (Bwa), hanno reso pubblica una dichiarazione congiunta nella quale esprimono la profonda preoccupazione per le crescenti tensioni tra Israele e Palestina che hanno portato alla morte di molti civili palestinesi, inclusi bambini innocenti.

«Come leader cristiani – si legge nella dichiarazione – siamo solidali con tutti coloro che soffrono e che hanno tragicamente perso la vita. In particolare siamo preoccupati per la situazione disperata all’interno di Gaza. Ancor prima dell’attuale emergenza medica derivante dalle numerose centinaia di civili feriti negli ultimi scontri, uno dei nostri leader battisti, che visita regolarmente Gaza, ha recentemente descritto la situazione come “praticamente senza elettricità, acqua, denaro, o speranza”.

Aborriamo il ricorso alla violenza da qualunque parte provenga, sia dai gruppi militanti sia dall’oppressione autorizzata dallo stato. La violenza genera violenza e conduce entrambe le parti a vivere nella costante paura dell’altro. Questo non può essere la via che conduce ad una pace duratura con la giustizia».

Nella dichiarazione i firmatari esortano i leader mondiali ad evitare azioni provocatorie e dichiarazioni che servono a infiammare il conflitto, e, invece, a ripristinare un processo di negoziazione affinché israeliani e palestinesi possano vivere insieme nella stessa area geografica in pace e nel rispetto della dignità di ciascuno.

«Crediamo che sia responsabilità della comunità internazionale sostenere i diritti umani della comunità palestinese e cercare di creare le condizioni in cui la pace ha una possibilità di prosperare.

Ci poniamo a sostegno di quelle comunità cristiane in Israele e in Palestina, incluse le nostre chiese battiste e altre chiese evangeliche che continuano a testimoniare il Vangelo della nonviolenza, della riconciliazione e della speranza. Sosteniamo quelle iniziative, sia in Israele che in Palestina, che mettono insieme israeliani e palestinesi, che cercano la riconciliazione e ripristinano la speranza del Regno di Dio.

Come leader battisti condividiamo il grido di Gesù che «quando si avvicinò e vide la città (di Gerusalemme), pianse su di essa, dicendo: “Oh se tu sapessi, almeno oggi, ciò che occorre per la tua pace! Ma ora è nascosto ai tuoi occhi”» (Luca 19, 41-42).