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Luterani mondiali: avanti con l’accordo di Parigi per la giustizia climatica

Con un comunicato stampa diffuso oggi la Federazione luterana mondiale (Flm) torna con forza sull’urgenza di implementare l’accordo di Parigi del 2015 sul cambiamento climatico.

Il tema è ritenuto dalla FLM come assolutamente prioritario e riguarda non solo la salvaguardia del Creato, ma è anche una questione di giustizia. Nella presa di posizione della Flm si legge: «Il cambiamento climatico rappresenta una sfida di proporzioni enormi, con ripercussioni concrete a tutti i livelli, che però colpiscono in modo sproporzionato coloro che ne sono meno responsabili, in primis i poveri. Per questo motivo la FLM ritiene che il cambiamento climatico sia un fatto di giustizia».

«Troppo lenti i negoziati internazionali fin qui svoltisi»: questa l’accusa della Flm che, insieme a partner ecumenici e interreligiosi, in questi anni ha svolto un ruolo importante nel sostenere un accordo che riconosca la giustizia intergenerazionale e risponda agli effetti che il riscaldamento globale ha sulle comunità più vulnerabili. Nel 2015 ha accolto con favore l’accordo di Parigi. Ora, sul fronte della sua implementazione, non esita a parlare di misure «drammaticamente inadeguate».

Guardando a Bonn (Germania), dove fino al 10 maggio si svolgono i negoziati dell’United Nations Climate Change Conference – che vedono la partecipazione di migliaia di rappresentanti di governo, organizzazioni multilaterali e Ong, e dove si discute delle regole su misurazione e segnalazione delle emissioni dei singoli Paesi – la Flm chiede che ne scaturisca un solido quadro d’azione. Servono delle regole che possano consentire un’efficace e giusta attuazione dell’accordo di Parigi, in particolare per mantenere l’innalzamento della temperatura ben al di sotto dei 2° C.

L’appello lanciato oggi ricorda il documento “La Creazione non è in vendita” approvato dalla XII Assemblea generale della FLM un anno fa, e si conclude con il Salmo 24,1-2: «Al Signore appartiene la terra e tutto quel che è in essa, il mondo e i suoi abitanti. Poiché egli l’ha fondata sui mari, e l’ha stabilita sui fiumi».