lutero-09-11-2017

Lutero e la sua eredità

Oggi a Firenze alle 17,30, al Gabinetto Vieusseux di Palazzo Strozzi (Sala Ferri), promossa dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII (Fscire) e dal Gabinetto scientifico letterario G.P. Vieusseux, è prevista la presentazione del cofanetto, due volumi, con saggi illustrati: Lutero – Un cristiano e la sua eredità 1517-2017; una ricerca diretta e curata da Alberto Melloni e edita dal Mulino a cui hanno partecipato più di settanta studiosi italiani e stranieri.

Alla presentazione interverranno Valdo Spini, presidente dell’Associazione Italiana Istituzioni Culturali (Aici), insieme al professor Marcello Verga e al professor Umberto Mazzone.

«Firenze – rileva Valdo Spini – è stata la città del papa Leone X, quel cardinale Giovanni de’ Medici figlio di Lorenzo, che scomunicò Lutero con la famosa bolla: “Exsurge domine”. Cinquecento anni dopo, in un certo senso, Lutero torna a Firenze».

Nel titolo dell’opera curata da Melloni «”Lutero. Un cristiano e la sua eredità 1517 – 2017” – prosegue Spini – emerge quella dimensione ecumenica che, nell’anno delle celebrazioni del Cinquecentenario della Riforma protestante, cattolici e protestanti hanno saputo condividere e celebrare. Questi due volumi sono la significativa testimonianza di quanto avvenuto».

Una celebrazione ecumenica dell’anniversario, per ricordare il 1517, prosegue Spini, che ha «rappresentato un importante fattore di rinnovamento del cristianesimo» e un impulso «alla “sprovincializzazione” della cultura italiana che troppo spesso ha considerato la Riforma e la sua storia, le sue prospettive, come un qualcosa di appartenente ad un mondo che poco ci riguardava. Sicuramente questi volumi su Lutero sono un contributo in questa direzione».