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Le chiese del mondo si incontrano

Il 2018 sarà un anno ricco di anniversari e appuntamenti internazionali per le chiese cristiane, a partire dai 70 anni del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), che raggruppa circa 350 chiese in tutto il mondo, in maggioranza protestanti, ma anche ortodosse (la chiesa cattolica vi partecipa come osservatore). Dall’8 al 13 marzo, la Commissione Missione ed evangelizzazione nel mondo (Cwme) del Cec organizza ad Arusha, Tanzania, una conferenza mondiale sul tema«Mossi dallo Spirito, chiamati a trasformare il discepolato».

A questo incontro, che si svolge circa ogni dieci anni, è prevista la partecipazione di più di 700 delegati che ci confronteranno sull’aspetto polivalente della missione, che coinvolge tutte le dimensioni dell’essere umano e della creazione: dalla gioiosa testimonianza di Gesù Cristo e del suo Vangelo, all’impegno per la giustizia e la riconciliazione fra i popoli, alla partecipazione al dialogo interreligioso, alla ricerca del dialogo nella società. Di fronte ai cambiamenti rapidi e complessi del mondo attuale, i partecipanti si interrogheranno sulle nuove forme di testimonianza da portare in questo contesto. In particolare, tenendosi per la prima volta in Africa, i cui ritmi e colori pervaderanno l’assemblea, la Conferenza si concentrerà sulle caratteristiche dei contesti ecclesiastici di questo continente, che indubbiamente influenzeranno anche al di fuori di esso le forme ecclesiastiche e le teologie future; basti pensare al percorso di «Essere chiesa insieme» in Italia.

In ordine temporale, il secondo appuntamento sarà l’incontro della Conferenza delle chiese europee (Kek), organismo ecumenico che raggruppa 120 chiese anglicane, protestanti e ortodosse e che si riunirà in assemblea generale dal 31 maggio al 6 giugno a Novi Sad, in Serbia. Il tema scelto è«Voi sarete miei testimoni» (Atti 1, 7-8) e i nuclei della discussione saranno testimonianza, giustizia e accoglienza.

Il secondo anniversario riguarda i 45 anni della Concordia di Leuenberg, importante esempio di «unità nella diversità», mediante la quale si è avuto un reciproco riconoscimento, in primis fra luterani e riformati, dei ministeri e dei sacramenti. Da essa ha avuto origine nel 2003 la Comunione di chiese protestanti in Europa (Ccpe), che riunisce oggi 94 chiese di diverse denominazioni protestanti (luterani, metodisti, riformati e chiese unite) in Europa e Sud America, rappresentando circa 50 milioni di persone. L’VIII assemblea generale della Ccpe si riunirà dal 13 al 18 settembre in Svizzera, a Basilea. Nell’incontro, sul tema «Liberati, legati, impegnati», sulla base dell’analisi di diversi testi biblici si discuterà di comunione ecclesiale, pluralismo religioso, formazione permanente ministeri, di una «teologia della disseminazione».

La Conferenza delle Chiese protestanti dei paesi latini d’Europa (Cepple), che riunisce le chiese luterane, riformate e battiste di Spagna, Portogallo, Francia, Belgio, Svizzera e Italia, avrà la propria assemblea generale il 5-6 ottobre in Portogallo, preceduta il 3-4 ottobre da un incontro introduttivo sul tema «La chiesa che verrà: sfide e prospettive» cui parteciperà il pastore Laurent Schlumberger, già presidente della Chiesa protestante unita di Francia.

Sempre in ottobre si terrà anche l’assemblea generale della Cevaa, Comunità di chiese in missione che riunisce 35 chiese protestanti di tutto il mondo, al cui lavoro saranno dedicate le collette raccolte durante il culto la prossima domenica 21 gennaio nelle chiese metodiste e valdesi italiane. L’assemblea è prevista in Camerun, e oltre a eleggere il nuovo consiglio sarà occasione di bilancio sull’azione degli ultimi anni in particolare sul tema «Famiglie, Evangelo e culture in un mondo che cambia».