cec

Il Cec festeggia il suo compleanno in Cina

Il segretario generale del Cec, Olav Fykse Tveit, ha predicato ieri, 7 gennaio, a Pechino nella Chongwenmen Church su «Gesù Cristo è la gioia del mondo», portando il saluto dall’organismo che comprende 348 chiese.

La Chongwenmen è una delle più antiche chiese protestanti cinesi ed è stata costruita da metodisti americani nel 1870. Nel 1900 la chiesa fu distrutta a causa della Ribellione dei Boxer e fu ricostruita nel 1904 (boxer è il nome occidentale dato alla fine del 1899 ai membri delle organizzazioni cinesi popolari insorte per ribellarsi all’influenza straniera colonialista, ndr). Riaperto nel 1980, dopo tanta inattività, il tempio è oggi un importante punto di riferimento per migliaia di cristiani e ogni domenica la comunità, in prevalenza costituita da giovani, ospita cinque celebrazioni.

Tveit, ha ricordato ai presenti: «come cristiani siamo chiamati a condividere la buona notizia dell’amore di Dio, della pace di Dio, per tutte le persone e senza vincoli di appartenenza», e ha menzionato in particolare il ruolo del Cec in Cina che, attraverso le sue chiese membro, è impegnato nella protezione dei bambini e della pace.

«É davvero una gioia essere qui a Pechino – ha proseguito Tveit – in occasione della ricorrenza del Natale. Nel mondo oggi avvertiamo la necessità di unirci per una gioia sostenibile; una gioia capace di infrangere barriere e confini».

La gioia del Natale «è al centro della chiamata del Consiglio ecumenico delle chiese e qui a Pechino siamo lieti di poter iniziare ufficialmente le celebrazioni per il 70° anniversario del nostro organismo ecumenico. La Gioia del Natale – ha proseguito Tveit – dev’essere di conforto per coloro che, ancora oggi, sono costretti a vivere senza pace, o sotto la minaccia di guerre», riferendosi, in particolare, alla vicina penisola coreana.

Il segretario generale accompagnato da Sang Chang e Peniel Rajkumar del Cec, resterà in Cina sino al 16 gennaio. Tra le visite in programma quella al Consiglio di chiese cristiane di Shanghai, e agli studenti del Seminario teologico della Cina orientale.