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Il timore di Dio

Non temere, perché tu non sarai più confusa
Isaia 54, 4

Per fede Mosè abbandonò l’Egitto, senza temere la collera del re, perché rimase costante, come se vedesse colui che è invisibile
Ebrei 11, 27

«Non temere, perché tu non sarai più confusa» (Is. 54, 4). «In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Non temere, piccolo gregge» (Lc. 12, 32).

Nella Bibbia si parla del «timor di Dio» e del timore degli uomini. Il timore degli uomini è il timore di cui parla Gesù quando esorta a non temere quelli che uccidono il corpo; oltre a questo, non possono fare di più (Lc. 12, 4-5). Il timore di Dio, invece, si può percepire in due modi diversi. Il timore di Dio come timore religioso e il timore di Dio come dono dello Spirito Santo.

Il timore di Dio come timore religioso è una violenza inaudita nei confronti di chi ne è vittima. È un «potere» che limita la libertà dell’individuo e che lo fa vivere con la paura del castigo e della punizione. Alimenta i sensi di colpa e crea uno stato di soggezione.

L’apostolo Paolo esorta a non lasciarsi intrappolare in una religiosità basata sull’osservanza di norme, precetti e ritualismi, perché questa religiosità alimenta la paura della trasgressione e fa percepire Dio non come Padre, ma come un padrone-tiranno. «E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: Abbà! Padre!» (Rom. 8, 15).

Per Gesù invece, il timore di Dio è l’amore per Dio e per il prossimo. «Nell’amore non c’è paura; anzi l’amore perfetto caccia via la paura, perché chi ha paura teme un castigo. Quindi chi ha paura non è perfetto nell’amore» (1 Giov. 4, 18).

Senza tuttavia schematizzare troppo, c’è da dire anche che c’è un sano timor di Dio accanto all’amore. Esso deve e può coesistere con la relazione confidenziale con il Padre. È bello coltivare questo sentimento nei confronti di Dio. Proprio perché ci ama, il suo dono d’amore deve spingerci continuamente a fare la sua volontà e a temere di trasgredirla.

Immagine: via istockphoto.com