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La certezza della salvezza

Tu, o Signore, non rifiutarmi la tua misericordia; la tua bontà e la tua verità mi custodiscano sempre!
Salmo 40, 11

Il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Fedele è colui che vi chiama, ed egli farà anche questo
I Tessalonicesi 5, 23- 24

«La vita è come una scatola di cioccolatini» afferma Forrest Gump «Non sai mai quale ti capita». Lo so: accostare un film hollywoodiano alla sacra Scrittura può sembrare temerario. Sarebbe più consono valutare l’antico uso liturgico del Salmo 40 e investigare i possibili legami con il profeta Geremia o il Secondo-Isaia; oppure riflettere sul rifiuto del sacrificio rispetto al compiere la volontà di Dio, tema ripreso anche nella Lettera agli Ebrei. Bisogna sempre mantenere alte le proprie quotazioni teologiche! Ma rileggendo per intero il testo – tu guarda la mente umana – a me è invece venuto in mente il bel film con Tom Hanks!

La vita è fatta di alti e bassi, di svolte sorprendenti, di ritorni imprevisti. Così, nel Salmo si passa dal ringraziamento per la salvezza ottenuta alla pubblica lode, per poi volgersi all’implorazione di un nuovo intervento da parte del Signore davanti a una nuova difficoltà. Vale per l’antico salmista, per un (credibilissimo) personaggio cinematografico e per te che leggi in questo momento. La gioia del passato non garantisce la felicità nel presente, la sventura di oggi non implica necessariamente il cordoglio di domani. Ma la salvezza sperimentata o sperata – l’unica cosa conta davvero – è la sola che non possiamo darci da soli. E da questo punto di vista, l’affermazione del versetto di oggi è centrale.

Non avrebbe alcun senso pregare con le parole del Salterio se le affermazioni ivi contenute fossero solo l’eco di un lontano passato. Al contrario, la realtà che le fonda è di sconvolgente attualità. L’essere umano e il Dio che si incontravano e scontravano allora sono sempre gli stessi. Perciò, la supplica: «Tu, o Signore, non rifiutarmi la tua misericordia; la tua bontà e la tua verità mi custodiscano sempre!», è tanto più vera giacché noi sappiamo, assieme all’anonimo orante, che è già stata, e sarà di nuovo, esaudita: «Tu, o Signore, non mi rifiuti la tua misericordia; la tua bontà e la tua verità mi custodiscono sempre!».

Sì, «La vita è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quale ti capita». L’Eterno, però, è accanto a noi: qualunque confezioni ci tocchi.

Immagine: di cclickclick, via istockphoto.com