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4 dicembre 1563, si chiude il concilio di Trento

Il 4 dicembre è sicuramente una data storica per la storia del nostro Paese. Ma non ci stiamo riferendo ancora una volta al voto che ha monopolizzato l’attenzione di televisioni e giornali in questo ultimo anno dopo la più lunga campagna simil-elettorale che si ricordi.

Il 4 dicembre 1563 si chiudeva a Trento il travagliato concilio convocato 18 anni prima da papa Paolo III con lo scopo primario di tentare una ricomposizione con le tante componenti che dal seno della Chiesa cattolica ne chiedevano un profondo rinnovamento. Lutero, Calvino, gli altri riformatori, rappresentarono una spallata formidabile allo status quo. La necessità di un’assise plenaria per “conciliare” per l’appunto le divergenze fra cattolici e coloro che protestavano era sentita da molte parti. Gli esiti furono però completamente opposti alle aspettative. Si rimarcarono le differenze invece che appianarle. Il concilio di Trento fu la risposta dottrinale cattolica ai riformatori che ne avevano scosso le fondamenta.

4 dicembre ancora una volta una data divisiva dunque. Nelle scorse settimane proprio Trento ha ospitato un importante convegno promosso dalla Conferenza episcopale italiana e dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia per ragionare sui tanti passi ecumenici compiuti a 500 anni dalla Riforma luterana. La chiusura di un cerchio insomma, speriamo che non serva mezzo millennio anche alla classe politica nostrana per dimostrare di saper andar oltre le differenze.

Immagine: Di LauromOpera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento