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Luterani. Verso il Sinodo della chiesa evangelica luterana in Italia

Si svolgerà a Nalles (BZ) dal 22 al 25 aprile prossimi, la prima seduta del XXII Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi). Per quattro giorni, presso il Centro Lichtenburg, una cinquantina tra pastori e delegati delle chiese – in rappresentanza di 7000 membri suddivisi in 20 comunità in tutta la penisola – saranno chiamati a valutare l’operato del Concistoro, l’organo esecutivo della Celi, e a indicare le priorità per l’anno a venire. Temi principali dei quattro giorni di lavoro saranno le direttive anticipate di fine vita e la relazione della commissione migranti.

«La prima cosa importante di questo Sinodo è il luogo in cui si terrà, l’Alto Adige – ha dichiarato all’agenzia stampa Nev il pastore Heiner Bludau, decano della Celi-. Negli ultimi anni il Sinodo si è spesso tenuto a Roma, ma è importante che la nostra più importante assemblea possa aver luogo presso le nostre chiese che sono disseminate lungo la Penisola, da nord a sud». In particolare, in Alto Adige esistono due chiese locali appartenenti alla Celi, a Merano e a Bolzano, presso le quali si terranno i culti di apertura (22 aprile) e di chiusura (25 aprile) dell’assise.

Il primo adempimento nell’ordine dei lavori del Sinodo sarà l’elezione della presidenza. Lasciano infatti il loro incarico Christiane Groeben e Alfredo Talenti. «Ad entrambi va la nostra riconoscenza per il buon lavoro svolto e per la buona collaborazione avuta nel corso degli anni», ha sottolineato il decano Bludau, ricordando come Groeben, oggi vice presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), abbia ricoperto l’incarico di presidente del Sinodo per ben due mandati dal 2008 ad oggi.

I lavori del Sinodo vedranno come argomento principale il dibattito sul testamento biologico. «Verrà discusso, sia in gruppi sia in plenaria, il documento sulle direttive anticipate di fine vita prodotto da una apposita Commissione nominata nel 2013. Il tema è rilevante di per sé, ma noi lo affronteremo anche nell’ottica delle persone provenienti dalla Germania che vivono qui in Italia e si ritrovano, a questo proposito, in un contesto molto diverso da quello tedesco» (www.chiesaluterana.it).

Foto: Pietro Romeo