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«Pattuglia cristiana» contro i musulmani

Sabato 30 gennaio il partito di estrema destra Britain First (trad. Prima la Gran Bretagna) ha organizzato una «pattuglia cristiana» a Luton, città del Bedforshire, nel corso della quale i membri brandivano croci di legno affermando di difendere i «valori cristiani».

Anche se solo una decina di dimostranti hanno partecipato alla «ronda» di Luton – non il primo nel suo genere – il video dell’evento è stato visto più di 21 milioni di volte su Facebook.

Britain First, partito nazionalista di estrema destra fondato nel 2011 da alcuni membri del Partito nazionale britannico (Bnp), in difesa della cultura tradizionale inglese e delle sue «radici cristiane», conduce campagne contro l’immigrazione, il multiculturalismo e l’«islamizzazione» del Regno Unito.

La manifestazione organizzata a Luton è stata duramente criticata dai rappresentanti di ben 14 tra le più importanti denominazioni e organizzazioni cristiane, tra cui la Chiesa d’Inghilterra, la Chiesa presbiteriana, la Chiesa metodista, l’Unione battista, la Chiesa cattolica, i quaccheri.

Il vescovo anglicano di Bedford, il rev. Richard Rt Atkinson, ha dichiarato: «Cristo ha detto “Beati gli operatori di pace”. Le azioni condotte dal partito Britain First a Luton questo fine settimana non sono azioni di operatori di pace: sono profondamente provocatorie e non motivate dalla fede cristiana». Richiamando il percorso di convivenza avviato da tempo dalle chiese cristiane e dalle altre comunità di fede a Luton, attraverso il «Consiglio delle fedi» e alcuni programmi specifici di cooperazione, ha aggiunto: «Vivere bene insieme implica la compassione per gli altri esseri umani che colma le differenze. Le chiese, i membri di altre comunità di fede e di tutte le persone di buona volontà, continuano a sostenersi come operatori di pace a Luton».

A nome della Chiesa cattolica in Inghilterra e Galles, è intervenuto Damian Howard S. J.: «È estremamente doloroso per ogni cristiano quando il nome di Gesù Cristo viene utilizzato per giustificare l’odio e per diffondere la paura e la sfiducia. È una sorta di bestemmia». Ha aggiunto di non avere «alcuna esitazione a denunciare le loro tattiche crudeli e divisive come totalmente in contrasto con il vero spirito di amore cristiano».

David Landrum, direttore dell’Alleanza Evangelica, ha detto: «Britain First non parla a nome dei cristiani. Il loro messaggio di odio è interamente in contrasto con la fede cristiana, e le loro “pattuglie cristiane” sedicenti sono del tutto in contrasto con l’Evangelo».

Dello stesso tenore l’intervento di Stephen Keyworth, leader di Fede e Società dell’Unione battista della Gran Bretagna, che ha aggiunto: «La vocazione battista è in primo luogo far conoscere Gesù, ma abbiamo anche radicato il valore della difesa della libertà di credo. A tal fine, cerchiamo di costruire buoni e significativi rapporti con le persone di altre fedi e non, con le quali possiamo vivere insieme in armonia e arricchirci reciprocamente».

Per la Chiesa metodista in Gran Bretagna è intervenuto Paul Morrison, che ha dichiarato: «La Chiesa Metodista crede che il razzismo sia una negazione del Vangelo cristiano. Siamo profondamente rattristati quando il cristianesimo e la croce sono abusati e utilizzati al servizio di tale programma estremista. Apprezziamo le buone relazioni intrecciate con i nostri fratelli e sorelle musulmani e riconosciamo che le nostre vite sono arricchite da loro. I nostri pensieri e preghiere sono con quanti sono stati intimiditi dalle marce razziste».

John Proctor, segretario generale della Chiesa riformata unita, ha affermato: «Come chiesa multiculturale, la Chiesa riformata unita è profondamente preoccupata quando il messaggio cristiano viene utilizzato per propagare rabbia, divisione e discriminazione. La croce di Cristo è simbolo di amore costato a caro prezzo e umile impegno verso Dio e verso il prossimo. Utilizzare la croce in qualsiasi altro modo non ha fondamento nei valori cristiani. Pertanto prediamo le distanze dal movimento Britain First, e lodiamo il prezioso lavoro svolto dalle persone della United Reformed Church per costruire la coesione tra le diverse comunità di fede a Luton e in ogni altra città».

Unanime e tempestiva, dunque, la presa di posizione delle maggiori chiese cristiane inglesi contro una cattiva interpretazione del messaggio evangelico e contro una distorta comprensione della croce, utilizzata erroneamente come «arma» da brandire contro chi è portatore di una diversa fede.

Foto “LutonTownCentre” di David Medcalf. Con licenza CC BY-SA 2.0 tramite Wikimedia Commons.