schermata_2015-12-07_alle_11

La conoscenza di Dio

La conoscenza del Signore riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare
(Isaia 11, 9)

Dio, nostro Salvatore, vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità
(I Timoteo 2, 3-4)

L’affermazione del profeta può suonare esageratamente ottimista. Con tutto quello che succede oggi nel mondo, sembra già tanto che la conoscenza del Signore arrivi a ricoprire il fondo del lago Bicchiere! Tuttavia, proprio l’abisso che separa la nostra realtà dall’annuncio di Isaia, denuncia la drammaticità della nostra situazione. L’ateismo di stato e la «morte di Dio» ce li siamo lasciati alle spalle; l’esistenza vissuta come se Dio non ci fosse (la secolarizzazione), no; e nel frattempo si assiste al ritorno del sacro: già, ma quale? È sin troppo facile – per quanto d’obbligo – denunciare che non può essere il Dio di Abramo il dio nel nome del quale si uccide. Ma quante persone continuano a essere assassinate spiritualmente o moralmente – perché il Signore lo vuole – senza che questo scuoti più di tanto le coscienze? Si agisce senza dubbi ed esitazioni perché si ritiene di conoscere l’Eterno e dunque anche la sua volontà.

Ma, come ci insegna l’apostolo Paolo, se noi conosciamo in parte, siamo però già stati perfettamente conosciuti (I Cor. 13, 12). Sapere chi è Dio vuol dire prima di tutto ri-conoscere di essere stati conosciuti da lui. Siamo nudi, indifesi e indifendibili ma amati. L’annuncio del profeta è che questa conoscenza di Dio – in cui non è l’essere umano a dire chi sia il Signore ma è lui a dichiarare chi siamo noi (peccatori salvati per grazia) – riempirà la terra. Sapere questo significa comprendere l’essenziale. Non è una conoscenza casuale, superficiale, filosofica, ma una comprensione intima, personale. Sapere chi siamo agli occhi di Dio, e quindi come egli si pone davanti a noi, è quella conoscenza che salva e conduce alla verità (I Tim. 2, 4). La promessa di Isaia che «la conoscenza del Signore riempirà la terra, come le acque coprono il fondo del mare» è la luce che illumina le nostre tenebre. Cerchiamo di camminare nella giusta direzione.

Foto “Cefalu Christus Pantokrator cropped” di Photo by Andreas Wahra, edited by Entheta – own photography (Andreas Wahra) Image:Cefalu Christus Pantokrator.jpg. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons.