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L’intervento avventista nel disastro delle dighe in Brasile

L’Agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso (Adra) è subito intervenuta per aiutare nell’emergenza che ha coinvolto 250.000 persone nello stato brasiliano di Minas Gerais, rimaste senza acqua potabile a causa dal peggiore disastro ambientale mai accaduto nella regione.

Due dighe, gestite da una società mineraria privata, sono crollate il 10 novembre, provocando un massiccio sversamento di fango tossico arancione, che ha travolto un villaggio sottostante e si è fatto strada verso il Rio Doce, uno dei fiumi più importanti del paese, e infine verso l’Oceano Atlantico.

I componenti tossici presenti nel fango (arsenico, zinco, rame e mercurio) hanno inquinato l’approvvigionamento idrico nella regione e reso l’acqua impossibile da trattare. La colata ha ucciso 12 persone, mentre altre risultano ancora disperse, e ha lasciato senza casa 500 famiglie.

Subito dopo il disastro, Adra ha cooperato nell’emergenza con il governo nazionale e la compagnia mineraria distribuendo kit d’igiene (sapone, shampoo, carta igienica, pannolini usa e getta, e altro) a oltre 600 famiglie.

«Questo è il momento in cui la chiesa deve mostrare solidarietà e vicinanza a tutte le persone colpite dal disastro e dalla tragedia», ha affermato Fabio Salles, direttore di Adra Brasile.

Oltre ai danni al villaggio, il disastro ha reso impossibile l’uso dell’acqua nella zona, così gruppi e istituzioni avventiste – tra cui Adra, gli scout Pathfinder e le scuole avventiste – sono impegnati a raccogliere e distribuire acqua potabile alle famiglie in difficoltà.

Adra ha l’obiettivo di portare 200.000 litri di acqua a 1.900 famiglie nella città di Governador Valadares, e 60.000 litri a 570 famiglie della città di Colatina.

I bambini e i ragazzi del club scout della chiesa cristiana avventista Central Sierra hanno organizzato una raccolta di bottiglie d’acqua e sperano di raggiungere presto l’obiettivo di 1.000 litri.

La scuola avventista Barra de São Francisco è diventata la sede di raccolta, con il contributo di altre scuole avventiste della regione.

«A questo punto è importante unire le forze per aiutare coloro che sono stati privati di un bene vitale, penso in particolare alle famiglie che hanno dei bambini», ha affermato Luciana Ritter, preside della scuola avventista Barra de São Francisco.

Fonte Notizie Avventiste/ANN

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