Beppe Fenoglio

Accadde oggi, 18 febbraio

Giuseppe «Beppe» Fenoglio scompariva il 18 febbraio 1963. La sua figura è nota soprattutto per aver raccontato l’epopea partigiana nella langa albese. Alba, Mango, Neive, Santo Stefano (Belbo) sono nomi che ritornano continuamente nei suoi scritti.

Attraverso «Il partigiano Johnny», l’opera incompiuta e pubblicata postuma (e forse più conosciuta) veniamo a contatto con la realtà della guerra partigiana di liberazione. Fenoglio ha il pregio e la capacità di raccontare quei 20 mesi come in pochi sono riusciti. Non nasconde le difficoltà dei partigiani che incontrano con la popolazione civile. Ma il racconto, slegato da «Il partigiano Johnny», che riesce meglio a mettere fuoco il momento storico nonostante le ferite fossero ancora «calde» è «I 23 giorni della città di Alba». Uscito come prima opera di Fenoglio si riassume in queste poche parole. «Alba la presero in duemila il 10 ottobre e la persero in duecento il 2 novembre dell’anno 1944»: in parole povere si fa presto a salire sul carro dei vincitori per poi scendere velocemente nei momenti di difficoltà. La vicenda partigiana torna prepotente anche ne «La paga del sabato», un romanzo scritto immediatamente dopo la guerra ma rivisto e pubblicato solo 20 anni dopo. Anche qui Fenoglio ci sbatte in faccia il lato più buio del periodo post bellico.

Invece la trasposizione cinematografica de «Il partigiano Johnny» di Guido Chiesa, anche se non riuscitissima, ci ha permesso di vedere quella Langa e quel periodo storico tanto caro a Fenoglio, con l’epilogo, che ci lascia un dubbio, come nel libro, a cui ognuno può dare il suo finale. 

Foto: Beppe FenoglioPubblico dominio, via Wikimedia Commons