revel

Accadde oggi, 2 gennaio

Nato a Torre Pellice il 2 gennaio 1837, Alberto Revel era figlio del pastore e professore Giovanni Revel e di Julie (figlia del pastore e moderatore Pierre Bert e sorella del pastore Amedeo Bert) e fratello del pastore Eugenio Revel. Sposò Lydie (1840-1901), figlia di Antoine Monastier rettore della Scuola Latina di Torre Pellice, con la quale ebbe dieci figli.

Compì gli studi classici e teologici al Collegio valdese di Torre Pellice, dove insegnava il padre, fu studente alla Facoltà valdese di Teologia, ancora nella sede di Torre Pellice dal 1855 al 1860, anno in cui partì per l’anno di perfezionamento a Edimburgo insieme al collega Giulio Jalla.

Dopo la consacrazione, avvenuta nell’agosto 1862, fu professore della prima ginnasio del Collegio valdese, dopo la partenza di Oscar Cocorda nell’anno scolastico 1861-1862, poi insegnò greco e latino nelle classi di retorica e filosofia fino al 1870, anno in cui assunse la cattedra del defunto professor Luigi Desanctis nella Facoltà valdese di Teologia a Firenze, insegnando teologia esegetica. Dallo stesso anno fu membro del Comitato di Evangelizzazione, incarico che conservò fino al 1883.

Fu membro dell’Accademia orientale di Firenze dal 1880 e ricevette un dottorato honoris causa in teologia a Edimburgo nell’aprile del 1888. Per otto anni fu segretario unico del Sinodo.

Collaboratore negli anni giovanili della rivista «La Balziglia», fondò il periodico «L’Eco della verità» (1863-1875), e per due anni (1869 e 1870) fu incaricato dalla Tavola valdese della direzione de «L’Echo des Vallées» e dal 1875 al 1881 fu redattore de «Il cristiano evangelico» che diresse nel 1875 e nel 1878.

Colpito improvvisamente da paralisi, morì a Firenze il 22 novembre 1888 di encefalite.

Scrisse saggi religiosi teologici e si occupò di riformulare i regolamenti della Chiesa Valdese. Tradusse e commentò i Salmi, tradusse in italiano il Nuovo Testamento, si occupò anche di letteratura ebraica.