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Accadde oggi, 22 dicembre

Oggi l’assemblea costituente, organo legislativo preposto alla stesura di una Costituzione per la neonata Repubblica, eletto dopo il referendum del 2 giugno 1946, approva il testo, che dal primo gennaio 1948 sarà il fondamento della nostra vita repubblicana. Un testo che farà scuola, preso ad esempio da giuristi di mezzo mondo quale esempio di altissima democrazia, nato da pulsioni opposte, da divergenti visioni capaci di giungere ad una sintesi. Ammirata, intoccabile, immutabile, e poi invece modificata, posta in discussione, vilipesa. Per oltre 40 anni le modifiche sono state pochissime, poi a partire dalla seconda metà degli anni novanta del secolo scorso le forze politiche nate dallo disfacimento dovuto allo scandalo di tangentopoli, hanno tentato a più riprese un assalto ai suoi temi fondamentali, con la scusa di un federalismo più di facciata che di contenuto. E da quel momento in poi è stato un diluvio di tentativi di cambiamento, o peggio stravolgimento di un testo nato dalle idee di un amplio ventaglio di personalità di elevatissimo livello morale e culturale, figlie e figli della Resistenza,  capaci di produrre un testo nato da antitetiche pulsioni. Bicamerali sono nate e morte nel tentativo di riscriverla, politici di passaggio ne hanno criticato i fondamenti. La Costituzione rimane, altissimo esempio di cosa un Paese corrotto, meschino, impaurito, è capace di produrre quando le migliori menti di una generazione vengono coinvolte in un progetto comune, di ampio respiro. I successivi interventi appaiono come balbettanti tentativi di liberarsi dagli scheletri dei padri. Che a volte sono assai più ricchi di vita di figli imborghesiti e con la pancia piena.

Fonte copertina: Costituente aula“. Con licenza Pubblico dominio tramite Wikipedia.