image_large

Repubblica Centrafricana, la chiesa protestante cambia i vertici

Il Consiglio presbiterale della Chiesa protestante di Cristo Re dell’a Repubblica Centrafricana (Epcrc) è stato rinnovato durante un’assemblea elettiva tenutasi nella capitale Bangui. È stato istituito un nuovo direttivo, con presidente Augustin Yanga-Esso,  vicepresidente André Toby-Kotazo, e  segretario generale Simplice Feikoumo. L’Epcrc, un membro di Cevaa, alle prese dal 2013 con la violenza che mina l’intero paese, ha beneficiato del sostegno attivo della Comunità di chiese in missione attraverso diversi progetti.

Scuole da gestire, ma anche ospedali o centri sanitari, azione sociale: le Chiese in Africa generalmente si ritagliano un ruolo più ampio nella società rispetto alle chiese in Europa. Occupano posizioni che, in Francia, in Svizzera o in Italia, sono solitamente gestite dal mondo associativo o dalle istituzioni pubbliche. Si sforzano di colmare le lacune, spesso con molta energia e risorse limitate. Ciò è particolarmente vero nella Repubblica Centrafricana, dove le successive crisi politiche sono degenerate in violenza diffusa a partire dal 2013, e dove le strutture statali sono oggi carenti.

Nonostante l’organizzazione delle elezioni del 2016, che ha visto Faustin-Archange Touadéra assumere la presidenza, l’autorità statale sta lottando per radicarsi e avere un ruolo concreto al di là della zona di Bangui, e in effetti il resto del paese è sconvolto dalle scorrerie di bande armate che saccheggiano e effettuano sequestri, e a volte si sostituiscono all’autorità statale. La recente tragedia di Alindao, una città al centro del paese dove combattimenti violenti tra le milizie anti-balaka (truppe di ispirazione cristiana create nel 2013 e responsansibili di feroci attacchi contro le comunistà musulmane)  di metà novembre e i ribelli dell’Unione per la pace nella Repubblica Centrafricana (Upc), ha provocato almeno 37 morti e spinto di più di 20.000 persone in fuga, ed è venuto a ricordare come la situazione del paese rimane instabile, nonostante la presenza di forze di pace. Come riassunto da Jean-Pierre Tuquoi, giornalista de Le Monde specializzato in questioni africane e autore di un libro sulla Repubblica centrafricana, «l’unica vera forza del paese è la Chiesa».

Una di queste chiese, membro della Cevaa, dal 2015 ha ricevuto un sostegno significativo dalla Comunità attraverso diversi progetti: la Chiesa protestante di Cristo Re della Repubblica Centrafricana. Tale sostegno  si è concretizzato ad esempio attraverso l’accompagnamento pastorale (Cevaa ha finanziato una posizione pastorale a Bangui), o attraverso l’aiuto di una cellula psicologica, composta da volontari della Chiesa con il supporto di uno psicologo.

È con la rinnovata leadership votata dall’assemblea che continueranno i progetti avviati con il sostegno di Cevaa, compresa la messa a nuovo del Centro protestante per la gioventù, un grande complesso di edifici costruiti nel cuore di Bangui, che ha particolarmente sofferto la violenza e l’instabilità del Paese dal 2013. L’Epcrc gestisce questo centro dal 1968: era utilizzato per assicurare la cappellania delle scuole superiori ed era diventato un punto d’incontro per varie associazioni e per eventi sociali ecumenici internazionali. La Cevaa ha fornito assistenza per riabilitare strutture molto degradate e garantire il lavoro di messa in sicurezza; una visita al sito a dicembre 2017 ha mostrato lo stato di avanzamento dei lavori. Il progetto continua quest’anno con il completamento della recinzione e l’Epcrc ha rilevato la gestione dei locali, dove vari edifici sono affittati alle Ong.