Il messaggio di Natale dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia

La nascita di Gesù reca con sé una buona notizia da cui sprigiona una gioia profonda, incommensurabile, che spinge a riconoscere con gratitudine l’immensità e la preziosità del dono di Dio al mondo travagliato ed aggravato

Ecco di seguito il messaggio di Natale dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia, prodotto dal presidente dell’Ucebi Giovanni Paolo Arcidiacono:

L’angelo disse loro: “Non temete, perché vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia”.

E a un tratto vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra fra gli uomini ch’egli gradisce!” (Luca 2:10-14)

Care chiese, cari sorelle e cari fratelli,

A tutte e tutti voi un caloroso e fraterno saluto nella pace in Cristo, nostro Signore e Salvatore.

I tempi duri e tenebrosi che stiamo vivendo ci restituiscono immagini di guerre disumane contro civili: non solo distruzioni di case, di villaggi, di interi quartieri e città, ma soprattutto di neonati/e e bambini/e morti/e e lacerati/e, mutilati/e dalle azioni terroristiche e dalle bombe utilizzate nella guerra in Ucraina e ora anche in Palestina. I bambini pagano con la propria vita, con le proprie gioie, con i propri giochi, con i propri teneri affetti, con il proprio affidarsi agli adulti, con la loro spontaneità, con la loro innocenza, con il loro amore, il prezzo più alto della folle stupidità umana: la guerra!

Nonostante tutto, la Parola del Signore irrompe nel bel mezzo del fragore degli eserciti, dei carri armati, dei droni militari, annunciando al mondo in fiamme la buona notizia:

Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia.

Betlemme: luogo di nascita di Davide, Re d’Israele. Qui, nel tempo in cui Cesare Augusto imperava anche in Palestina per il tramite di Quirinio, governatore della Siria, nasce Gesù, il bambino teneramente avvolto in fasce da Maria e Giuseppe e posto amorevolmente in una mangiatoia: l’unico luogo accogliente, ricolmo di amore materno e paterno. Luogo benedetto, luogo in cui irrompe la pace, in un tempo in cui le mire espansionistiche dell’Impero Romano schieravano eserciti armati per imporre con la forza la “pax romana”.

La nascita di Gesù reca con sé una buona notizia da cui sprigiona una gioia profonda, incommensurabile, che spinge a riconoscere con gratitudine l’immensità e la preziosità del dono di Dio al mondo travagliato ed aggravato. Il dono di vita eterna per tutta l’umanità:

Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3,16)

Un dono unico che accolto gioiosamente nella fede, grazie allo Spirito Santo, genera una molteplicità di doni: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; (Galati 5,22).

Gesù Cristo, dono di Dio che libera da ogni potere e da ogni ingiustizia:

ha detronizzato i potenti, e ha innalzato gli umili; ha colmato di beni gli affamati, e ha rimandato a mani vuote i ricchi. (Luca 1, 52-53)

Gesù Cristo, dono di Dio che libera con il suo amore dalla paura e dai demoni delle guerre: Se un esercito si accampasse contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; se infuriasse la battaglia contro di me, anche allora sarei fiducioso. (Salmo 27,3)

Gesù Cristo, dono di Dio che dà ai sui figli e alle sue figlie la sua eredità, la sua pace:

Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti. (Giovanni 14:27)

Care chiese, celebriamo oggi con gioia il Natale del Signore unendoci con canti e lodi all’esercito celeste che lodava Dio e diceva:

Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra fra gli uomini ch’egli gradisce! (Luca 2: 10-14)

Il Signore vi benedica e vi protegga! Il Signore faccia risplendere il suo volto su di voi e vi sia propizio! Il Signore rivolga verso di voi il suo volto e vi dia la pace!

Vostro in Cristo.