Il diritto di bambine e bambini

Il simposio sulla Giornata mondiale dell’infanzia tra ombre e scintille di speranza

Un simposio, tenutosi il 20 novembre in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia ospitato dal Felm e dal Consiglio ecumenico delle chiese e da altri partner, ha fornito una panoramica del programma intitolato: «Impegni delle chiese a favore dei bambini», su iniziativa del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) e dell’Unicef.

Le testimonianze di Anni Tacco, consulente per i diritti e la tutela dell’infanzia della Felm, ha sottolineato che la data del 20 novembre fosse importante e segnata dall’adozione, nel 1989, della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia: «Ciò nonostante – ha proseguito Tacco –, la violenza contro i bambini è in crescita in tutto il mondo. Stiamo assistendo al numero più alto di conflitti e di rifugiati dal 1945 e, come tutti sappiamo, ogni guerra è una guerra contro i bambini» e ha proseguito, «stamane centinaia di milioni di bambini in tutto il mondo si sono svegliati con una crisi alle porte. Più di uno su cinque, molto probabilmente, soffre di problemi di salute mentale».

Tacco ha poi aggiunto che «Gaza è diventata un cimitero per i bambini e che più di 1 milione di bambini soffrono inoltre una grave crisi idrica. In tutte le guerre – ha detto ancora – sono i bambini a soffrire per primi e a soffrirne di più», ha detto.
«L’impegno delle Chiese a favore dei bambini non è mai stato così importante quanto lo sia oggi. L’azione delle chiese nel pellegrinaggio di giustizia e pace si fonda su tre pilastri: proteggere i bambini, ascoltarli, proteggere il pianeta per e con i bambini».

I bambini non hanno il potere degli adulti «ma hanno lo stesso diritto ad avere opinioni e che, queste opinioni, possano essere ascoltate e prese sul serio», ha detto Tacco.
«La partecipazione delle chiese dona questo potere ai bambini e migliora la loro autostima», ha aggiunto. «Uno dei principi fondamentali della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia è appunto il rispetto delle opinioni dei bambini». 

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