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Le Bibbie digitali sostituiranno quelle cartacee?

L’amministratore delegato della piattaforma YouVersion, Bobby Gruenewald, in un recente comunicato dell’organizzazione non profit Life.Church ha ricordato che, quando Apple lanciò il suo App Store iOS il 10 luglio 2008, la app Bibbia (https://www.bible.com/it) era una delle 800 app disponibili per il download.

L’app Bibbia, che nei primi tre giorni fu scaricata più di 83.000 volte, oggi continua a superare le aspettative anche in un mare di oltre 1,6 milioni di applicazioni che nell’App Store iOS includono centinaia di altre app bibliche.

«Quando presentammo l’app per l’approvazione, non sapevamo nemmeno se sarebbe arrivata nell’App Store il giorno dell’apertura», ha ricordato Gruenewald. «Alla fine, è stata una delle poche centinaia di app gratuite disponibili quel primo giorno, riscuotendo un incredibile successo durante quel primo fine settimana. Eravamo increduli. E poiché le persone hanno continuato a utilizzare la app Bibbia nella loro vita quotidiana nel corso degli anni, la sua popolarità ha continuato a crescere».

Quando l’app Bibbia è stata lanciata per la prima volta, il testo presentava solo due lingue, ma al suo quinto anno ne aveva più di 500. Oggi la app Bibbia è presente in più di 2400 versioni in quasi 2.000 lingue, e il progetto è di presentare le Scritture nel mondo in più di 7.000 lingue entro il 2033.

Mentre le Bibbie digitali continuano a crescere in popolarità, ci si chiede se un giorno esse sostituiranno quelle cartacee.
Per ora, secondo la ricerca Digital Millennials e la Bibbia prodotta in collaborazione con il Barna Group nel 2018, la versione cartacea della Bibbia sembra essere la scelta della maggioranza dei giovani, dal 47% al 28%.
In particolare, le donne preferiscono la versione cartacea; mentre più uomini (il 31%) adottano la versione digitale della Bibbia.

In un’intervista realizzata da The Christian Post sulla possibile sostituzione delle Bibbie cartacee a fronte del crescente successo dell’app Bibbia, Gruenewald ha affermato: «L’app Bibbia è stata uno strumento efficace per aiutare le persone a leggere la Bibbia in modo più coerente, ma non credo che la Bibbia stampata stia per scomparire. In effetti, molti dei nostri utenti usano regolarmente entrambe».
Alla domanda sull’uso della Bibbia la domenica mattina, quando molti cristiani vanno in chiesa, Gruenewald ha detto che ogni domenica c’è «un’impennata nell’uso della app Bibbia».
«In definitiva, vogliamo che le persone trascorrano del tempo con la Parola di Dio ogni giorno in qualsiasi formato funzioni meglio per loro. E mentre vediamo naturalmente un picco nell’uso della app Bibbia ogni domenica, siamo incoraggiati dal fatto che la frequentazione della Bibbia dura anche durante tutta la settimana», ha affermato ancora Gruenewald.

«Crediamo di essere solo all’inizio di ciò che Dio vuole fare attraverso YouVersion. Anche dopo 15 anni, dinanzi a noi si apre un grande futuro rimanendo concentrati su come aiutare milioni di persone a costruire intimità con Dio attraverso la Sua Parola», ha concluso Gruenewald.

Anche John Dyer, vicepresidente per le iscrizioni e la tecnologia educativa e assistente professore di studi teologici al Dallas Theological Seminary, non crede che la Bibbia stampata sarà rimpiazzata dalle versioni digitali.
«Sembra che la Bibbia stia seguendo la tendenza più generale dell’industria dei libri e degli eBook. Inizialmente, molte persone avevano predetto che i Kindle, i Notebook e gli iPad avrebbero sostituito completamente i libri di carta, ma dopo alcuni decenni sembra che alla gente piaccia ancora leggere e studiare i libri stampati, comprese le Scritture», ha detto Dyer durante un’intervista a The Christian Post.

Dyer ha osservato che con la tecnologia digitale la Bibbia «non è più “solo il testo”, ma una categoria multimediale». A preoccupare Dyer è piuttosto il fatto che la versione digitale possa rendere i cristiani più pigri quando si tratta di memorizzare le Scritture.

«Si è incoraggiati a leggere brevi frasi piuttosto che paragrafi e capitoli di libri (…). La Bibbia digitale, in tutte le sue forme, accelera maggiormente questa tendenza, dando più accesso ai testi biblici (il che è meraviglioso!) ma rischiando di rendere la parola di Dio più individualizzata e atomizzata, e dunque alla fine più sconosciuta».

Tuttavia, Dyer ha elogiato gli innovatori che stanno lavorando per arginare queste preoccupazioni.
«Apprezzo tutti gli innovatori che sperimentano cose nuove e incoraggiano nuove forme di diffusione biblica, confidando che lo Spirito ci guiderà», ha detto ancora a The Christian Post. «Incoraggio sia gli utenti che i programmatori a pensare a come sviluppare app e strumenti che ci attirino nelle comunità, dove condividere la lettura e l’approfondimento di ampie porzioni della Scrittura».