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Valdo: sono pazzo se possiedo denaro

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Voi che amate il Signore, odiate il male!
Salmo 97, 10



Non potete servire Dio e Mammona
Matteo 6, 24


Mammona, trascrizione dell’aramaico mamona, è un termine che non si trova nel Primo Testamento (ad eccezione del deuterocanonico Siracide 31,8) e indica le sostanze, i beni di una persona, in pratica il denaro. Il nostro detto, spiega Giovanni Miegge, «vuole inculcare la incompatibilità fra il servizio di Dio e quello del denaro. Il denaro è un padrone molto esigente, tende ad assorbire tutto l’uomo. Ricercato all’inizio come un semplice strumento, finisce per avere un valore di fine, cioè assume un’apparenza di assoluto, diventa un idolo; e come un idolo esigente aliena l’uomo da sé e lo separa dai suoi fratelli, crea privilegiati e diseredati, differenza di ceti, rivalità e lotte intestine, guerre internazionali. E tutto ciò in germe nella scelta iniziale che gli uomini ne fanno, anteponendolo o anche solo associandolo a Dio» (G. Miegge, Il sermone sul monte, Torino 1970, p. 234).
A illustrazione di questo ammonimento di Gesù alcuni commentatori citano Francesco d’Assisi e la sua scelta di povertà radicale. A noi piace ricordare che, alcuni decenni prima di Francesco, dopo aver speso tutti i suoi beni a beneficio dei poveri, il ricco mercante Valdo di Lione, gettando per terra le sue ultime monete, citò proprio il nostro versetto e, rispondendo a chi riteneva che avesse perduto il ben dell’intelletto, pronunciò quella che può essere considerata la sua prima predicazione: «O cittadini e amici miei! Non sono impazzito come voi pensate, ma mi sono vendicato dei miei nemici che mi avevano asservito e costretto a preoccuparmi più del denaro che di Dio, e così servivo più alla creatura che al Creatore. So che molti mi rimprovereranno di averlo fatto in pubblico, ma io l’ho fatto per me stesso e per voi: per me affinché, d’ora in poi, se mi vedrete possedere denaro, dite pure che sono pazzo; per voi, affinché impariate a riporre la vostra speranza in Dio e non nelle ricchezze» (cit. in C. Papini, Valdo di Lione e i «poveri nello spirito», Torino 2001, p. 101). Amen.

Immagine: statua raffigurante Valdo ubicata a Worms (Germania)