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«Sono sempre lo straniero di qualcuno»

Il contesto storico rispetto a 90 anni fa oggi è molto cambiato. Come hanno raccontato domenica 23 a margine del culto del Colle della Croce, nato appunto nel 1933, per volere di un gruppo, numeroso, di giovani francesi e italiani, valdesi e riformati, negli anni del regime fascista, incontrare fraternamente un potenziale nemico non era né ben visto, né facile.

E allora era necessaria una lista di tutti i partecipanti e la rencontre era controllata a vista dalla milizia di confine. L’incontro viene poi sospeso negli anni antecedenti la guerra e durante essa per riprendere con vigore nel 1946. In un ripiano a poca distanza dal confine, ancora oggi pesantemente “armato” di casermette e casematte (per lo più italiane), che qui è sempre stato visto più come una cerniera fra popoli, si è tenuta una rencontre dal sapore antico, ma fortemente attuale.

Ad ascoltare il pastore francese Frédéric Rognon che ha predicato su un testo forte (Matteo 15, 21-28) circa 300 persone che hanno colorato i verdi prati sotto al colle. Il sermone ha raccontato di un Gesù che vacilla, di fronte alla richiesta di una donna straniera. Ma proprio grazie a lei vince la sua violenza interiore, la controlla e la imbavaglia. Una donna che fino a poco prima era trattata come una “cagna” con l’accezione assolutamente negativa riservata a quel tempo a questo animale, che però dimostra a Gesù una fede grande e incrollabile.

E poi dietro le quinte: un lavoro, grande, per riportare le persone ai 2299 metri del passo, dopo anni di calo fisiologico. Un mandato del Primo distretto (quello delle valli valdesi) invitava tutto il distretto e non solo la chiesa di Bobbio Pellice, su cui ricade territorialmente il colle, a prendersi cura dell’importante ricorrenza. Il pastore di Villar Pellice e presidente del Distretto Stefano D’Amore ha preso a cuore il mandato coinvolgendo con altri colleghi molte persone, molte giovani che hanno dormito in tenda al Pra, e sono saliti al colle il giorno dopo.

Coretto valdese e Trombettieri della Val Pellice hanno “accompagnato” la parte musicale a coronamento di un compleanno che è stato festeggiato nel migliore dei modi. Al colle poi sarà installato nelle prossime settimane un pannello informativo sulla storia e con alcuni aneddoti legati alla rencontre.

L’iniziativa è dell’Ufficio Beni culturali della Tavola valdese e vuole essere uno strumento utile a tutti i camminatori che valicano il Colle della Croce in una giornata diversa dalla penultima domenica di luglio e che quindi sono all’oscuro di ciò che da 90 anni si ripete fra fratelli e sorelle francesi e italiani. Inoltre la Fondazione Centro culturale valdese sta raccogliendo materiale (fotografie etc.) legate all’incontro per creare un fondo dedicato.