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Cevaa: «Quelli che potrebbero essere muri diventano ponti, strade e piazze d’incontro»

Da pochi mesi presidente del Comitato italiano della Cevaa, preso il testimone dal suo collega Stefano D’Amore, il pastore valdese Gabriele Bertin ci racconta le prospettive e le novità di quest’anno, in vista della prossima domenica della Cevaa (15 gennaio) nella quale le collette raccolte dalle chiese metodiste e valdesi saranno devolute appunto alla “Comunità di chiese in missione” di cui quella valdese è membro fondatore.
Come ricorda Bertin, ogni Chiesa versa alla Cevaa una quota annuale e questo permette di accedere a fondi per vari progetti (scambi, convegni,…), ma anche di sostenere il funzionamento della Cevaa (le sue strutture, l’assemblea generale e gli incontri del Consiglio, che si tengono in varie parti del mondo, trattandosi di un organismo presente in 24 paesi e 4 continenti): «La quota della Chiesa valdese viene coperta in parte proprio con le collette della domenica dedicata».

Uno dei progetti che potrebbero essere finanziati dalla Cevaa, e a cui tiene particolarmente il Comitato italiano, che fa da trait d’union tra le chiese locali, la Chiesa nazionale e la Cevaa (funzione che nelle altre Chiese è di solito assolta dai “dipartimenti missionari”), è la seconda edizione del seminario di formazione all’animazione teologica: «Vorremmo proporre in autunno una nuova edizione, dopo quella del 2019 a Casa Cares (Reggello), curata dal pastore valdese Daniele Bouchard e da Annelise Maire della chiesa di Losanna, che erano partiti raccontandoci le origini e la storia dell’animazione teologica, uno dei pilastri della Cevaa. Era stato un momento per far scoprire e sperimentare l’animazione teologica, poi la pandemia ha impedito una seconda edizione».

Questo nuovo incontro vorrebbe avere un taglio diverso, spiega Bertin: «Vorremmo lavorare su un tema specifico: la missione, che caratterizza la Cevaa fin dalla sua nascita, essendo nata come comunione di chiese che voleva rompere la dinamica missionaria “dal Nord al Sud del mondo” per creare uno spazio di incontro e scambio fra pari, fra chiese sorelle di tutto il mondo. Negli ultimi anni la Cevaa sta riflettendo, insieme alle Chiese membro, sui propri progetti missionari e sull’idea stessa di missione. Come Comitato italiano ci è sembrato interessante riflettere su questo tema non solo a livello di “organi esecutivi” ma coinvolgendo le comunità e i singoli credenti. L’incontro non sarà “frontale” ma, come nella tradizione della Cevaa, occasione di scambio e sperimentazione».

Il pastore rievoca la propria esperienza nella Cevaa, in cui «la cosa più importante è stato allargare il mio sguardo, come credente e come chiesa: siamo una piccola chiesa di minoranza in Italia, ma possiamo confrontarci con chiese protestanti di diversi contesti, dalla Svizzera ai paesi africani, mettendo insieme prospettive e dinamiche diverse. Non è sempre facile, ma la Cevaa è un luogo dove sai di poter dare tanto quanto puoi ricevere.
La dimensione dell’incontro è fondamentale, non a caso è il tema scelto dalla diacona Anita Tron, che per molti anni ha lavorato nella Cevaa, anche come membro del Consiglio, alla quale abbiamo chiesto quest’anno di preparare le note omiletiche per il culto della domenica dedicata alla Cevaa, inserite nella newsletter inviata alle chiese. Ha scelto l’episodio del Vangelo di Marco dell’incontro di Gesù con la donna siro-fenicia, riflettendo su come l’incontro può portare a un cambiamento nelle persone e non per forza a un muro di separazione. Questo per me è uno dei punti fondamentali della Cevaa: trasformare quelli che potrebbero essere dei muri in ponti, strade e piazze di incontro».

Sul sito della Chiesa valdese si possono scaricare i due manuali di animazione teologica; rivolgendosi al pastore Stefano D’Amore si possono avere, oltre alla versione cartacea dei manuali, l’ultima raccolta di testi di fede della Chiesa Universale, Allarga la tua tenda, le precedenti, la raccolta di canti e preghiere 50 ans ensemble pubblicata per il mezzo secolo della Cevaa (2021).