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Venezia non dimentica i cineasti sott’attacco

La Biennale di Venezia – Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, annuncia due iniziative di solidarietà per i registi, cineasti, artisti arrestati o imprigionati nel mondo nell’ultimo anno con lo scopo di sensibilizzare i media, i governi e le organizzazioni umanitarie mondiali sulla loro situazione. 

Due le iniziative, un panel internazionale sabato 3 settembre alle 15.30 al Casinò del Lido e un flash-mob sul red carpet venerdì 9 settembre alle 16.30 in collaborazione con Icfr-International Coalition Filmmakers at Risk.

Il panel vedrà la partecipazione del direttore della Mostra, Alberto Barbera, di Vanja Kalurdjercic (Croazia, direttrice dell’International Film Festival di Rotterdam), Nadir Öperli(Turchia, produttore), Orwa Nyrabia (direttore dell’International Documentary Film Festival di Amsterdam), Mike Downey(presidente della European Film Academy) e di un cineasta iraniano.

Il previsto dibattito informerà sulla situazione dei cineasti perseguitati, arrestati o tenuti prigionieri nel mondo; esprimerà solidarietà e preoccupazione per il loro futuro; segnalarà la necessità che il mondo del cinema si mobiliti; discuterà sulle possibili azioni che la comunità internazionale possa concretamente intraprendere in loro aiuto. 

Inoltre – ricordano i promotori delle due iniziative – in occasione del panel i cineasti e gli artisti presenti alla Mostra saranno invitati a partecipare al flash-mob sul red carpet del Palazzo del Cinema, venerdì 9 settembre.

Tra i temi previsti, il progetto del fondo per i registi ucraini dell’Icfr (ne parlerà Vanja Kalurdjercic), i numerosi casi di cineasti perseguitati cui l’Icfr si sta occupando nel resto del mondo (Orwa Nyrabia), la situazione in Turchia, con riferimento al caso della produttrice Cidgem Mater e dei suoi colleghi condannati con lei (Nadir Öperli), la situazione iraniana, con riferimento ai recenti casi dei cineasti Jafar Panahi, Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad (regista iraniano).

Il flash-mob si terrà prima dell’inizio (ore 16.45) della proiezione in Sala Grande del film in concorso Kehrs nist (No Bears, Iran, 107’), diretto da Jafar Panahi

Il cineasta iraniano dissidente, già arrestato e condannato in passato, non potrà naturalmente essere presente alla Mostra perché nuovamente privato della libertà personale dal luglio scorso per aver manifestato insieme a numerosi colleghi per l’arresto di altri due registi, Mohammad Rasoulof e Mostafa Aleahmad in seguito alle loro proteste contro la violenza nei riguardi di civili in Iran.

Il flash-mob, previsto prima della proiezione del film di Jafar Panahi, vuol essere la più forte dimostrazione di solidarietà del mondo del cinema nei confronti del regista e di tutti i colleghi che si trovano nella sua s