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L’Alleanza battista mondiale ha svolto il suo Consiglio generale annuale

Il Consiglio generale dell’Alleanza battista mondiale (Bwa) ha approvato quattro risoluzioni durante la sessione finale del Raduno annuale del 2022. Le prime due riguardano lo stato di guerra, violenza e disordini politici nei Paesi dell’Ucraina e del Myanmar, mentre le ultime due sono nate in risposta all’attenzione per la giustizia razziale emersa durante il meeting. 

UCRAINA

La prima risoluzione ha condannato «l’invasione immotivata e ingiustificata della nazione sovrana dell’Ucraina da parte della Russia» e ha invitato «l’Unione Europea, il G7 e altre entità intergovernative a raddoppiare gli sforzi per sostenere l’Ucraina». Il documento include anche un elogio per le «risorse umanitarie e spirituali dell’Unione Ucraina delle Associazioni dei Cristiani Evangelici Battisti, e delle unioni battiste e di altri gruppi cristiani nei Paesi vicini per la loro generosa ospitalità, gli aiuti umanitari e l’aiuto spirituale ai rifugiati, sostenuti dalla Federazione Battista Europea, dal Forum Bwa sugli aiuti e lo sviluppo e dalla generosità della famiglia battista globale».

I partecipanti hanno ascoltato una relazione del segretario generale della Bwa Elijah Brown che ha illustrato l’ondata di sostegno in risposta alla crisi in Ucraina. Sono stati raccolti oltre 4 milioni di dollari, che hanno permesso a 1 milione di ucraini sfollati di essere serviti dalla famiglia battista globale. I leader battisti si sono impegnati anche nella difesa della pace attraverso le Nazioni Unite e in incontri strategici con presidenti, primi ministri, parlamentari e altri leader chiave dopo l’invasione. Durante il Consiglio generale, Igor Bandura – vicepresidente dell’Unione battista ucraina – ha detto che è «un momento di lotta, ma la nostra speranza è in Dio. Come cristiani, facciamo la nostra parte. Continuiamo a prestare il nostro ministero alla nostra nazione. Continuiamo a portare il messaggio di riconciliazione e di speranza».

MYANMAR

Vernette Myint Myint San, presidente dell’Unione femminile battista dell’Asia, ha raccontato le difficoltà del suo Paese, il Myanmar. La violenza ha continuato ad aumentare dopo il colpo di stato militare del febbraio 2021, causando sofferenze di cui è stata testimone in prima persona mentre prestava servizio lungo il confine fra Thailandia e Myanmar. I membri del Consiglio hanno risposto con un commovente momento di preghiera per i due leader e per i popoli dell’Ucraina e del Myanmar. Una seconda risoluzione in risposta alle violenze in Myanmar ha condannato il colpo di Stato, ha chiesto «l’instaurazione di una vera democrazia che rispetti i diritti delle minoranze religiose ed etniche» e ha assicurato preghiera e sostegno ai battisti e alle altre persone di buona volontà che aiutano le comunità perseguitate e gli sfollati.

GIUSTIZIA RAZZIALE RIPARATIVA

In risposta alle ostilità razziali a livello globale e al focus tematico del raduno, il comitato per le risoluzioni del Bwa ha scritto un terzo testo sulla giustizia razziale riparativa. La risoluzione riconosce che la questione globale «richiede un rinnovato impegno verso i principi duraturi della giustizia razziale e della libertà umana, basati sulla convinzione teologica fondamentale che tutte le persone sono create a immagine di Dio e quindi meritano di essere trattate con rispetto e giustizia e di godere di una libertà fiorente».

La risoluzione riconosce che ci sono «innumerevoli esempi di pregiudizi razziali in ogni continente, compreso il maltrattamento delle popolazioni indigene e della loro terra». Le entità battiste sono state incoraggiate a «esercitare la loro responsabilità profetica» e ad «astenersi dal partecipare a sistemi di oppressione razziale». La risoluzione si conclude con la raccomandazione a tutti i battisti di studiare la Dichiarazione di Birmingham sulla giustizia razziale riparativa, una risorsa creata dal Gruppo d’azione per la giustizia razziale del Bwa e approvata dal Comitato esecutivo il 9 luglio.

RIPARAZIONE DELLA SCHIAVITÙ

Come risultato della Dichiarazione di Birmingham, la quarta risoluzione «riconosce le importanti conversazioni locali, nazionali e globali sulla schiavitù, il suo impatto generazionale duraturo e le possibilità di risarcimento per riparare il danno della ricchezza rubata da secoli di lavoro forzato». La risoluzione ha anche affermato «la base biblica per le riparazioni», riconoscendo che «l’impatto economico, politico, psicologico e spirituale della schiavitù e della tratta transatlantica degli schiavi non è terminato, ma continua a ripercuotersi su molte comunità e nazioni oggi» – tra cui molti organismi membri della Bwa. 

Il voto sulla risoluzione è stato accolto da un applauso in tutto l’auditorium. 

L’Alleanza battista mondiale, fondata nel 1905, è un’associazione di 245 convenzioni e unioni in 128 paesi e territori che comprende 49 milioni di credenti battezzati in 173.000 chiese. Ne fa parte l’Ucebi, l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia.