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La United Methodist Church rinvia per la terza volta la Conferenza generale

Con una mossa che i critici definiscono «imprudente e potenzialmente distruttiva», la United Methodist Church ha rinviato per la terza volta l’appuntamento della Conferenza generale a motivo della pandemia di COVID-19, spingendo i metodisti uniti, teologicamente conservatori, ad annunciare il lancio ufficiale di una nuova denominazione.

Giovedì scorso, gli organizzatori della Conferenza generale hanno annunciato che stanno posticipando la riunione al 2024 «a causa delle politiche e delle restrizioni governative relative al COVID». La Conferenza generale del 2020, originariamente fissata per maggio 2020 a Minneapolis, fu poi riprogrammata dal 29 agosto al 7 settembre 2021. Quest’ultima era stata riprogrammata nuovamente per il 2022 nella stessa sede.

Il presidente della Commissione organizzatrice, Kim Simpson ha affermato che la decisione di posticipare ulteriormente l’incontro «è stata estremamente difficile».

«Ci siamo impegnati in una discussione equa, approfondita e che tenesse in considerazione diverse alternative», ha affermato Simpson. «La questione dei visti è una realtà che è semplicemente al di fuori del nostro controllo poiché cerchiamo di raggiungere una soglia ragionevole di presenza e partecipazione dei delegati, ci sono poi la salute e la sicurezza dei delegati e dei partecipanti».

La decisione arriva in un momento particolarmente delicato per la UMC, poiché ci si aspettava che i delegati alla Conferenza generale negoziassero una divisione confessionale sulle differenze teologiche, inclusa la piena inclusione dei membri LGBT nella denominazione.

L’annuncio di rinviare l’assise ha suscitato critiche da parte di alcuni gruppi UMC teologicamente conservatori che hanno affermato di non essere disposti ad aspettare fino al 2024 per andare avanti.

In particolare, la Global Methodist Church, una denominazione metodista più conservatrice, ha annunciato che sarà ufficialmente presentata a maggio. I creatori della GMC e di altri metodisti uniti avevano precedentemente affermato che si sarebbero astenuti dal presentare la denominazione fino a dopo la Conferenza generale.

Il sito web della nuova denominazione afferma che migliaia di pastori e laici metodisti di tutto il mondo hanno lavorato insieme per «oltre tre anni per gettare le basi per una nuova denominazione metodista teologicamente conservatrice, intrisa delle grandi confessioni ecumeniche ed evangeliche della fede cristiana».

Il Transitional Leadership Council ha deciso che era giunto il momento di lanciare la Global Methodist Church, in modo che quanti vogliono lasciare la UMC possano avere al più presto un posto dove essere accolti, e iniziare a costruire e crescere, fare spazio agli altri che vorranno unirsi successivamente.

Il rev. Keith Boyette, presidente del Transitional Leadership Council che ha supervisionato la creazione del GMC, ha affermato che le chiese teologicamente conservatrici e le conferenze annuali «vogliono essere libere da dibattiti divisivi e distruttivi e avere la libertà di andare avanti insieme. Siamo fiduciosi che molte congregazioni esistenti si uniranno alla nuova Chiesa metodista globale a ondate nei prossimi anni», ha affermato. 

In una dichiarazione, UM Action, un’organizzazione che lavora per difendere la fedeltà biblica e che ha dichiarato di voler rimanere nella Chiesa metodista unita, ha criticato la decisione di annullare la conferenza. «Questa decisione è stata estremamente imprudente e potenzialmente distruttiva», ha affermato. «La maggioranza della Commissione e coloro che li hanno spinti a intraprendere questo percorso distruttivo provocheranno confusione, maggiore divisione della chiesa e contenziosi in cui non ci sono vincitori».

La UMC è stata impegnata negli ultimi anni in un acceso dibattito sugli insegnamenti della chiesa in relazione al tema della sessualità, spingendo le chiese più conservatrici a lasciare la denominazione. La posizione ufficiale della UMC, come delineata nel Book of Discipline, etichetta l’omosessualità come peccato, vieta l’ordinazione di omosessuali e proibisce la benedizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso.

Tuttavia, i metodisti uniti progressisti hanno in diverse occasioni sfidato le regole ordinando sacerdoti apertamente gay o officiando matrimoni tra persone dello stesso sesso. 

Il 30 gennaio scorso, la Frazer United Methodist Church, una congregazione di circa 4.000 membri a Montgomery, in Alabama, è diventata l’ultima chiesa a lasciare la UMC che negli Stati Uniti – secondo i dati del 2020 – conta oltre 6,2 milioni di membri, rendendola la terza denominazione cristiana più numerosa degli Stati Uniti.