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Dalla paura alla gioia: le emozioni nella fede di due ragazze

Come avevamo annunciato qui, il 5 dicembre è cominciata la pubblicazione quotidiana, sui canali web della Chiesa evangelica valdese e della EpudF – Chiesa protestante unita di Francia (siti e profili social), di una nuova serie di brevi video (un minuto ciascuno) intitolata Le emozioni della fede.

Ma vediamo da dove nasce questo progetto, sostenuto dalla Conferenza delle chiese protestanti dei paesi latini d’Europa (Cepple), organizzazione europea fondata nel 1950 che riunisce le Chiese protestanti di Belgio, Spagna, Francia, Italia, Portogallo e Svizzera.

Come spiega Sabina Baral, coordinatrice del Gruppo di redazione del sito Internet www.chiesavaldese.org e per la comunicazione istituzionale sui social media, «due anni fa avevamo ideato il progetto di una serie di video per i canali social, consapevoli che questi sono un nuovo campo di comunicazione ed evangelizzazione, pensando in particolare ai giovani fra i 18 e i 25 anni, alla ricerca di forme di testimonianza innovatrici. Il tema era proprio quello delle emozioni della fede, calate nel vissuto quotidiano».

In quel momento la Cepple metteva a disposizione dei finanziamenti e aveva accolto con favore l’idea, suggerendo di rafforzarla con la collaborazione con un’altra Chiesa membro della Cepple. Subito il pensiero era andato alla EpudF – ricorda Baral – con la quale esiste un legame di collaborazione forte e proficuo e così… l’avventura è cominciata.

Questo lavoro ha dato origine, continua Baral, a «un progetto intergenerazionale interessante in cui giovani e meno giovani si sono ritrovati a confrontarsi sulle emozioni che ciascuno di noi prova nella sua quotidianità. Perché le emozioni riguardano la vita di tutti e si intrecciano con il nostro cammino di credenti. Del resto la fede non è riconducibile solo a rielaborazioni mentali, ma si nutre di ricordi, eventi, parole evocative, relazioni dinamiche. Come si legge in Romani 10, 10: “Con il cuore infatti si crede” perché la fede è colore e calore al contempo. Realizzare questo progetto con un partner storico come la Chiesa protestante unita di Francia mi è sembrato un grande privilegio. Le barriere linguistiche non sono state in questo caso un limite ma una ricchezza».

Inoltre, il progetto risponde concretamente alle priorità definite dalla Cepple per il 2018-2022: trans-territorialità e trans-ecclesialità – oltre a essere nati da una collaborazione transfrontaliera, i video, che valorizzano l’approccio protestante nella tradizione luterano-riformata, possono essere (e lo saranno) condivisi con tutte le chiese dei paesi della Cepple; identità latina e visibilità –: questo progetto intende fare conoscere i canali social e le realtà specifiche delle Chiese della Cepple, ed è indicativo, conclude Sabina Baral, «di una vitalità del protestantesimo latino che sa fare della sua situazione di minoranza una vocazione continuando a ricercare delle piccole narrazioni per esprimere e testimoniare la nostra fede oggi».

 

Foto di Daniele Vola