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Svizzera. Coronavirus: un’alleanza sociale chiede misure contro la povertà

La crisi legata al coronavirus colpisce molto duramente le persone che vivono in povertà: un’alleanza di 26 organizzazioni ha presentato ieri nel corso di una conferenza stampa le sue richieste per combatterne l’effetto.

Le organizzazioni attive nella prevenzione e nella lotta contro la povertà, ricorda swissinfo.ch, hanno chiesto ai responsabili politici di «garantire alle persone maggiormente toccate dalla crisi una vita dignitosa, l’istruzione quale protezione contro la povertà e il consolidamento del lavoro sociale» perché, si legge ancora, i«miglioramenti concreti in queste tre ambiti perfezionerebbero la partecipazione di tutta la popolazione alla vita sociale, culturale, politica ed economica», a sottolinearlo è stato Stéphane Beuchat di AvenirSocial, l’Associazione professionale svizzera per il settore dell’assistenza sociale. Ma è necessario anche «un cambiamento di paradigma sociale e politico. Le persone che vivono in povertà hanno una conoscenza insostituibile. La loro voce e la loro esperienza sono indispensabili per lo sviluppo di una politica generale che mira a prevenire la povertà. 

Due terzi dei 270.000 beneficiari dell’assistenza sociale in Svizzera sono bambini, membri di famiglie monoparentali, o persone che non possono essere integrate nel mercato del lavoro primario a causa della loro situazione. Le donne sono più esposte al rischio di povertà rispetto agli uomini, ha ricordato l’alleanza». Che chiede che, l’assistenza sociale non sia semplicemente migliorata ma che permetta di «garantire un minimo vitale e una vita dignitosa a tutte queste persone. Si tratta di un diritto legittimo».

Nel 2019, si legge ancora su Swissinfo.ch, «ossia prima della crisi del coronavirus, l’8,7% della popolazione viveva in povertà e il 12,2% faceva fatica ad arrivare a fine mese». L’ha ricordato la consigliera nazionale Ada Marra (Ps/Vd): «La crisi del coronavirus non ha fatto altro che esacerbare la situazione di precarietà di molte persone nel nostro paese», ha sottolineato.

Un sostegno dignitoso alle persone in situazione di povertà dipende dal lavoro di professionisti ben formati, tuttavia, «questi ultimi sono esauriti a causa dei troppi casi […], del personale insufficiente, della troppa pressione, dell’alta fluttuazione e delle condizioni di lavoro incerte […]». 

Tra le organizzazioni che hanno avanzato le loro richieste ci sono anche l’Associazione per la lotta contro l’ingiustizia sociale e la precarietà, la Fondazione svizzeradell’Esercito della Salvezza e il Soccorso operaio svizzero (Sos).