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Dal Vaticano il no al documento dei vescovi tedeschi sull’ospitalità eucaristica

E’ in corso dal 22 settembre l’assemblea plenaria autunnale della Conferenza episcopale tedesca. Fra i molti punti all’ordine del giorno anche la discussione del testo prodotto dal gruppo di lavoro ecumenico cattolico-protestante (Öak) che sostiene «teologicamente giustificata la reciproca partecipazione all’eucaristia». Su questo punto sono giunte il 18 settembre le riserve da parte della Congregazione per la dottrina della fede.

Lo stesso 22 settembre il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha dichiarato alla rivista Herder Korrespondenz di ritenere che papa Francesco abbia appoggiato un intervento dell’ufficio dottrinale vaticano in un dibattito sull’intercomunione tra cattolici e protestanti. 

La Congregazione per la Dottrina della Fede ha scritto vescovo Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, affermando che una proposta per una «comunione eucaristica» fra chiesa cattolica e chiese protestanti danneggerebbe i rapporti con le Chiese ortodosse.

Alla domanda se il papa abbia approvato personalmente la lettera della Congregazione Koch ha detto: «Non c’è menzione di questo nel testo. Ma il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, cardinal Ladaria, è una persona molto onesta e leale. Non riesco a immaginare che possa fare qualcosa che Papa Francesco non approverebbe. Ho sentito anche da altre fonti che il papa ha espresso la sua preoccupazione in colloqui personali». Il cardinale ha chiarito che non si riferiva semplicemente alla questione dell’intercomunione.

«Non solo preoccupato per questa vicenda, ma anche sulla situazione della Chiesa in Germania in generale», ha detto, sottolineando che Papa Francesco ha indirizzato una lunga lettera ai cattolici tedeschi nel giugno 2019.

Il cardinale svizzero ha difeso nell’intervista la critica della Congregazione al documento “Insieme alla tavola del Signore“, preparato dal Gruppo di studio ecumenico dei teologi protestanti e cattolici nel settembre 2019.

Il testo di 57 pagine sostiene la «reciproca ospitalità eucaristica» tra cattolici e protestanti, sulla base di precedenti accordi ecumenici sulla cena del Signore e sul ministero.

L’Öak ha adottato il documento sotto la co-presidenza di Bätzing e del vescovo luterano Martin Hein.

Bätzing ha recentemente annunciato che le raccomandazioni contenute nel testo saranno messe in pratica al grande raduno delle Chiese protestanti e cattoliche a Francoforte nel maggio 2021, il Kirchentag ecumenico, il terzo della storia dopo Berlino 2003 e Monaco di Baviera 2010.

Koch ha evidenziato che anche il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani da lui presieduto è stato coinvolto nelle discussioni sulla lettera della Congregazione per la dottrina della Fede e che aveva personalmente sollevato al vescovo Bätzing preoccupazioni riguardo al documento tedesco: «Se i vescovi tedeschi valutassero una tale lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede meno importante di un documento di un gruppo di lavoro ecumenico, allora qualcosa non sarebbe più giusto nella gerarchia dei criteri tra i vescovi» ha concluso.

Insomma la strada della reciproca comunione appare ancora in salita.