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Roma. Preghiera ecumenica per i 20 anni della Dichiarazione congiunta sulla giustificazione

Quest’anno si celebrano 20 anni dalla storica Dichiarazione congiunta sulla giustificazione per fede (Jddj), sottoscritta nel 1999 ad Augusta, in Germania, dai rappresentanti protestanti e cattolici, rispettivamente, della Federazione luterana mondiale (Flm) e del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. La Jddj è stata poi accolta anche dal Consiglio metodista mondiale (Wmc) nel 2008, dalla Comunione mondiale di chiese riformate (Wcrc) nel 2017, e dalla Comunione anglicana, quest’ultima attraverso una risoluzione che «accoglie e afferma la sostanza» della Dichiarazione. Questo accordo risolve uno dei principali conflitti teologici che da sempre hanno diviso cattolici e protestanti, affermando «una comune comprensione della nostra giustificazione per la grazia di Dio attraverso la fede in Cristo». La Dichiarazione rappresenta il risultato di oltre tre decenni di dialogo ecumenico e ha posto fine alle rispettive scomuniche.

Per il 20° anniversario della JDDJ, si tiene a Roma, mercoledì 26 giugno, una preghiera ecumenica per «rendere grazie per le relazioni ecumeniche fra le cinque comunioni mondiali che hanno sottoscritto l’accordo», come si legge nell’invito di Tim Macquiban, pastore della chiesa di Ponte Sant’Angelo e direttore dell’Ufficio ecumenico metodista di Roma (Meor), tra gli organizzatori dell’evento.

La preghiera ecumenica sarà presieduta dal cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, e dalla vescova Rosemarie Wenner, segretaria dell’ufficio di Ginevra del Consiglio metodista mondiale. Tra i partecipanti del mondo evangelico italiano, la diacona Alessandra Trotta, membro della Tavola valdese e già presidente dell’Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (Opcemi), e il pastore Luca Baratto, segretario esecutivo della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Appuntamento all’Oratorio di San Francesco Saverio del Caravita, in via del Caravita 7 a Roma, alle 19.

L’iniziativa si inserisce in una più ampia atmosfera ecumenica che ha riunito le diverse confessioni cristiane firmatarie della Jddj, dalla consultazione tenutasi a marzo negli Stati Uniti presso l’Università Notre Dame fino alla recente commemorazione nella cattedrale di St. Pierre della Chiesa riformata di Ginevra, durante la quale il pastore Emanuel Fuchs ha parlato delle sfide che l’intero cristianesimo deve affrontare: «Raggiungere un accordo su una questione storicamente controversa è un segno di speranza … Non abbiamo altra scelta che continuare questa missione profetica insieme».