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Con Kao «Si è spenta una voce vitale»

«È morto Chung-ming Kao della Chiesa presbiteriana di Taiwan, difensore dei diritti umani», si legge sulla pagina web del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec). Tra gli anni Settanta e Ottanta, Kao fu il segretario generale della Chiesa presbiteriana di Taiwan, membro del Cec sin dal 1951. 

«Kao era una voce vitale sia all’interno della sua chiesa sia all’interno del Cec – si legge –. Svolse un importante servizio diaconale grazie alla sua testimonianza sempre dedicata alla giustizia e alla pace. Operò con azioni concrete a favore della sua popolazione e della sua Nazione insulare». 

Promotore e attivista dei diritti umani «durante i difficili anni autoritari con le sue dichiarazioni e azioni – e sostenuto dalla sua fede in Cristo – ebbe un ruolo di primo piano per promuovere la democratizzazione di Taiwan, soprattutto durante il mandato come segretario generale della Chiesa presbiteriana». Per questi motivi, insieme a altri leader della chiesa, fu anche imprigionato e processato. Nel 1971, quando il governo di Taiwan si vide escluso dalle Nazioni Unite, anche alla Chiesa presbiteriana di Taiwan fu impedito di poter partecipare agli incontri del Cec, e questo sino all’Assemblea generale di Vancouver del 1983. 

«Fu certamente un periodo difficile per la chiesa presbiteriana», ricorda ancora il Cec, che la sostenne inviando numerose delegazioni pastorali ed ecumeniche «soprattutto in concomitanza dell’imprigionamento e poi durante il processo a Kao». Philip Potter, allora segretario del Cec espresse immediatamente il suo dissenso per l’arresto scrivendo un telegramma indirizzato al presidente di Taiwan Chiang Ching-kua sollecitandone l’immediata liberazione.

Originario di Tainan, C. M. Kao si laureò al Tainan Theological College prima di esercitare come ministro di culto nelle chiese locali. Fu il direttore didattico del Seminario di Yushan, una scuola fondata per i taiwanesi indigeni. Gli sforzi di Kao per «promuovere l’armonia sociale delle famiglie ispirò la città di Tainan che decise di celebrare l’Happy Family Day».Nel 2012, il governo di Taiwan decise inoltre di conferire a Kao un premio per le sue opere. «La sua eredità come leader cristiano e di ispiratore di idee, di progetti a difesa dei diritti umani, e di mentore con una profonda intuizione teologica continuerà ad essere una luce guida per tutti noi», ha ricordato Olav Fykse Tveit, segretario generale del Cec.