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Corridoi umanitari, nuovi arrivi in Belgio

49 rifugiati siriani sono atterrati in Belgio nelle ultime ore grazie al sistema dei Corridoi Umanitari adottato da Bruxelles esattamente un anno fa, su input e modello di quanto avviato in Italia dalla Federazione delle chiese evangeliche, Tavola valdese e Comunità di sant’Egidio. La particolarità del caso belga è la partecipazione all’accoglienza di un ampio spettro di chiese, coordinate dal Comitato “Insieme in pace” (Together in Peace) che raccoglie, tra le altre, chiese protestanti, evangelicali, ortodosse e anglicane, nonché le comunità ebraiche e musulmane del paese. La grande maggioranza dei profughi sarà accolta dalla Conferenza episcopale belga in collaborazione con Caritas e sant’Egidio. Il numero di donne, uomini e bambini accolti da Bruxelles in questo anno sale così a 150, il tetto stabilito per questa prima tornata. La speranza e l’obiettivo è di poter avviare presto un nuovo protocollo d’intesa.

I rifugiati sono stati accolti dalle famiglie e dalle comunità che li ospiteranno con fiori e giochi per le bambine e i bambini, alla presenza di vari rappresentanti delle chiese belghe, fra cui monsignor Herman Cosyns, segretario generale della Conferenza episcopale belga che nel parlare alla stampa ha dichiarato: «Sono particolarmente emozionato nel dare il benvenuto oggi anche a persone più anziane. I volontari delle nostre parrocchie sono pronti ad aiutarvi e a farvi sentire a casa al più presto, e a contribuire in questa maniera a creare una società più solidale».