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Chiese europee sempre più verdi

Le chiese cristiane europee sono sempre più attente al tema ambientale: in Italia conosciamo il «gallo verde», sistema di certificazione ambientale di origine tedesca diffuso ormai in vari paesi europei e attivato (per il momento) dalla chiesa valdese di Milano, con l’impegno di attuare una serie di comportamenti virtuosi che vanno dal risparmio energetico alla riduzione dei rifiuti. Ma anche diverse altre chiese locali stanno riflettendo su come diventare più green, stimolate dal lavoro della Commissione Globalizzazione e Ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei).

In Europa i progetti sono numerosi: in Francia è nata da alcuni mesi un’«etichetta» analoga al «gallo verde», quella di «église verte» (ne avevamo parlato qui). Il sito Internet (www.egliseverte.org) è stato presentato in occasione della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, a rapprsentare l’interdenominazionalità dell’iniziativa, che coinvolge protestanti, cattolici, ortodossi, anglicani, ed è promossa dalla Federazione protestante di Francia, dal Consiglio delle chiese cristiane in Francia, dalla Conferenza episcopale e dall’assemblea dei vescovi ortodossi di Francia, insieme ad alcune organizzazioni cristiane. Il progetto prevede la trasformazione dei luoghi (chiese, monasteri, centri di attività…) e della vita delle persone in un senso più rispettoso del creato, sulla scia dell’impegno lanciato dalla conferenza sul clima (COP21) del 2015 a Parigi e dall’enciclica Laudato si’ di papa Francesco.

Il sito contiene da un lato informazioni pratiche su come intraprendere il percorso verso una maggiore sostenibilità, attraverso video di presentazione e testimonianze dirette (l’unico esempio italiano è quello di Gianni Fazzini, prete di Altino, Venezia), schede di approfondimento su vari temi (illuminazione, riscaldamento, compostaggio, trasporti, acquisto consapevole…), proposte di attività. Dall’altro contiene le informazioni per richiedere l’etichetta di chiesa verde tramite un apposito modulo e una proceduta di «eco-diagnosi», una sorta di auto-analisi della comunità attraverso una serie di domande in cinque ambiti (celebrazioni, edifici, spazi esterni, impegno locale e globale, stile di vita), cui viene attribuito un punteggio e quindi un livello di ecosostenibilità complessivo. Il questionario è scaricabile anche in formato pdf ed Excel, per fornire una prima traccia di lavoro offline.

La chiesa protestante della Germania centrale (Ekm), che conta circa 750.000 fedeli in 3000 parrocchie situate principalmente in Sassonia-Anhalt e Turingia, sta pensando di andare anche oltre, e di creare un proprio marchio energetico. grazie all’implementazione della produzione di energia eolica, la chiesa vorrebbe coprire nei prossimi anni la totalità del suo fabbisogno energetico, come è stato affermato nel sinodo tenutosi in novembre a Erfurt.

L’impegno ecologico ha coinvolto sia le chiese sia le opere diaconali con un grande investimento nella produzione di energia eolica, che si sta rivelando vantaggioso anche economicamente con un guadagno netto nello scorso anno di circa 384.000 euro. Questo risultato, il migliore in tre anni di attività, ha fatto propendere per un investimento di diversi milioni di euro, con l’aumento degli impianti da otto a sedici in previsione della commercializzazione dell’energia prodotta. Chiese verdi, ma anche imprenditrici!