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«La Salvezza non è un bene in vendita»

Fra grandi misure di sicurezza ha preso avvio stamane a Windhoek, la capitale della Namibia, la dodicesima Assemblea luterana mondiale. La scelta del luogo che per una settimana ospiterà i lavori di oltre 800 delegati provenienti da tutto il mondo non è casuale. Ex colonia tedesca, con una massiccia presenza a partire dalla seconda metà del 1800 di missioni evangeliche renane e finlandesi, la Namibia conta oggi circa il 50% della popolazione di fede luterana (1,2 milioni su 2,4 milioni di residenti), suddivisa in ben tre differenti chiese, finalmente riconciliate in un percorso che dovrebbe portare all’unificazione: la Chiesa evangelica luterana nella Repubblica di Namibia (Elcrn), la Chiesa evangelica luterana in Namibia (Elcn) e la Chiesa luterana di lingua tedesca, frequentata quest’ultima per lo più dai nipoti e pronipoti dei coloni che fra la fine dell’800 e i primi 15 anni del ‘900 popolarono queste aride terre in nome e per nome dell’Impero teutonico.

Coloratissimo, vivace, fondato sulla musica il culto iniziale con Santa Cena, la cui predicazione è stata affidata ad una donna, la pastora Elena Bondarenko della Chiesa evangelica luterana della Russia europea. Una scelta non casuale, visti i temi emersi nel corso dei lavori pre-assembleari riservati alle componenti femminili, che, come ci racconta Cordelia Vitiello, delegata per la Chiesa luterana in Italia «hanno sottolineato come il problema di genere, il differente trattamento fra i sessi, le violenze, psicologiche e fisiche, che le donne sono costrette a patire, anche all’interno delle comunità di fede, siano una piaga per l’Africa, ma con toni e accenti differenti, per tutto il mondo».

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La pastora Bondarenko, impegnata nel processo di riconciliazione con le congregazioni ucraine all’indomani del conflitto con la Russia e della crisi in Crimea, ha aperto la predicazione ricordando ai presenti che «il 2017 è l’anno dei 500 della Riforma protestante, ma è anche il centenario della rivoluzione russa. Vi invito a riflettere sulle difficoltà di una lunga stagione in cui il nome di Dio era tabù, in cui la fede si doveva vivere di nascosto, in assenza di liturgie pubbliche e di predicazioni che facessero conoscere alla gente la bellezza delle Sacre Scritture. Migliaia di edifici vennero abbattuti, i pastori uccisi. Quando tutto faceva supporre la scomparsa della chiesa, delle chiese, nel paese, in realtà esse non si sono mai arrese, e il dono di Dio si è manifestato nella loro sopravvivenza».

Secondo la pastora sono altre, ma sempre decisive, le sfide della chiesa nel presente, «a partire da una crescente ignoranza sul messaggio biblico. Dobbiamo avere l’onestà di dire che la salvezza non è un bene in vendita, che si acquista sui banchi del mercato, così come il Creato non è un oggetto di consumo, ma un segno di Dio che va tutelato e curato ogni giorno. Queste furono le basi della Riforma 500 anni fa».

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Al vescovo Ernst Gamxamub, presidente della Elcrn, il compito di presiedere l’eucarestia, distribuita in vari punti della grande tenda che ospiterà tutti i culti fino al prossimo martedì 16 maggio, quando i lavori giungeranno infine al termine.

I lavori si apriranno con i report relativi alle pre-assemblee dei giovani e delle donne e con il discorso di indirizzo del presidente uscente della Federazione luterana mondiale, il vescovo Munib Younan.

Immagine: Rev. Dr Elena Bondarenko from the Evangelical Lutheran Church in European Russia, preaching at the opening worship of the Lutheran World Federation’s Twelfth Assembly on 10 May 2017, Windhoek, Namibia. Photo: LWF/Albin Hillert