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Anche una lapide per Lutero a Roma

Oltre alla piazza una lapide dedicata a Martin Lutero in occasione dei 500 della Riforma. Roma, la città che prima sedusse – «Sancta Roma» – e in seguito disgustò – «Sedes diaboli» – il monaco agostiniano, il 15 settembre dello scorso anno ha posto fine ad un silenzio lungo 5 secoli intitolando uno slargo alla memoria del riformatore sassone, ed ora completa l’opera prevedendo l’apposizione di una lapide esplicativa. Siamo nello splendido parco di Colle Oppio, a due passi dal Colosseo. Il consiglio del municipio Roma I ha approvato all’unanimità una mozione per richiedere l’installazione in occasione dei festeggiamenti relativi all’anniversario dell’affissione delle 95 tesi alla porta della chiesa di Wittenberg, previsto il 31 ottobre 2017.

«Il prossimo anno, nell’ambito del cinquecentesimo anniversario della Riforma», dichiara Mauro Cioffari, capogruppo di Sel, Sinistra Ecologia e Libertà e primo firmatario della mozione, «saranno organizzati, in tutto il mondo, eventi culturali e religiosi. La mozione approvata, con la quale abbiamo impegnato la Presidente ad attivarsi nei confronti dell’amministrazione centrale affinché possa essere rapidamente avviato l’iter per l’edificazione, nel I municipio, di una lapide alla memoria di Martin Lutero, da inaugurare in occasione dei 500 anni della Riforma, testimonia la vocazione di Roma all’accoglienza, al rispetto delle culture e alla valorizzazione delle differenze».

«L’intitolazione della Piazza a Martin Lutero, continua Cioffari, ha contribuito alla promozione di un pluralismo culturale e religioso utile a contrastare ogni forma di pregiudizio in uno Stato laico riaffermando il principio della libertà religiosa sancito dalla nostra Costituzione Italiana e sollecitando il costante dialogo portato avanti dalle confessioni religiose».

Il taglio del nastro della nuova piazza era stato uno degli ultimi atti pubblici del sindaco Ignazio Marino che fortemente aveva caldeggiato la proposta. Alla presenza del primo cittadino e di rappresentanti del mondo evangelico e protestante italiano si erano susseguiti vari interventi anche da parte di autorità laiche quali l’ambasciatrice della Repubblica federale della Germania in Italia, Susanne Wasum-Rainer, l’ambasciatrice della Repubblica federale di Germania presso la Santa Sede, Annette Schavan, il sindaco di Lutherstadt Eisleben, città natale di Martin Lutero, Jutta Fischer, nonché Michael Kretschmer, vice del gruppo Cdu/Csu del Bundestag.

Sempre a fine 2015 il I municipio ha votato un altro ordine del giorno all’unanimità volto a sollecitare il Campidoglio perché metta in atto le azioni per intitolare una via anche a Pietro Valdo, per sanare anche in questo caso una frattura lunga secoli, ben più antica che quella consumata con il teologo tedesco. Ci sono voluti 6 anni di iter per giungere ad una piazza per Lutero. Vedremo se i tempi per Valdo saranno più celeri. E se infine la città che li respinse saprà riconciliarsi con i due.