
Luserna San Giovanni, violenze in comunità
Presunte azioni ai danni di persone disabili ospiti di strutture sanitarie
Luserna San Giovanni è salita alle luci della ribalta per un fatto di cronaca che ha lasciato tutti sgomenti. Alcuni arresti per violenza su disabili, ospiti della struttura “Comunità Mauriziana”. Il “Mauriziano”, come è da tutti chiamato in zona, è stato lo storico ospedale di Luserna, costruito nel XV secolo e di proprietà dell’ordine Mauriziano. Ha chiuso i battenti come ospedale con alcuni ambulatori a fine anni ’80 ed è stato ristrutturato completamente all’inizio del nuovo millennio.
La struttura, si legge nel sito della Cooperativa Interactive che la gestisce, è costituita da «due nuclei: RAF di tipo A (20+1 posti) e RAF di tipo B (20 posti): entrambi i nuclei accompagnano i loro ospiti in un percorso riabilitativo individuale volto a raggiungere il maggior grado di autonomia personale e sociale possibile, attraverso lo sviluppo delle capacità residue del soggetto. All’interno della comunità si svolgono diverse attività e laboratori distribuiti su tutto l’arco della giornata che coinvolgono l’ospite e la sua famiglia, in un’ottica di superamento dei limiti imposti dalla patologia». Il “Mauriziano”, come altre strutture simili ha al suo interno una palestra, tre sale attività, un ampio salone tv, dove vengono organizzate tra l’altro feste e concerti, una sala dedicata agli incontri con le famiglie, un cortile ed un giardino interno con gazebi.
Da alcune settimane un nucleo in particolare era videosorvegliato dai Carabinieri, in collaborazione con la Cooperativa stessa. Ciò che è emerso è purtroppo un quadro di violenze, fisiche e psichiche su persone con gravi problemi. La Magistratura ha aperto ovviamente un procedimento che farà chiarezza sulle varie responsabilità e colpe. Da parte sua Interactive ha rilasciato un comunicato in cui si dichiara amareggiata ed estranea alle violenze. «Siamo stati fin da subito messi a conoscenza dell’attività investigativa in corso – dichiara il Dott. Paolo Leggero, presidente della Cooperativa Interactive – e abbiamo fornito la massima disponibilità per facilitare il lavoro delle forze dell’ordine. È nostro interesse che venga fatta piena luce su ogni eventuale responsabilità individuale, senza alcuna forma di reticenza o protezione».
Alla luce dei provvedimenti notificati, la Cooperativa esprime «stupore e profonda amarezza nell’apprendere che siano coinvolti otto operatori, attivi nel nucleo B, dove sono ospitati i pazienti che presentano maggiori difficoltà gestionali».
«Attendiamo di comprendere con maggiore chiarezza i singoli addebiti e accertare le responsabilità individuali – aggiunge Leggero – ma conoscere l’entità di questi sviluppi ci lascia sinceramente sconvolti. Ci teniamo anche a dichiarare che i nostri soci lavoratori, per nostra esperienza diretta, hanno sempre dimostrato professionalità, dedizione e umanità verso tutti gli ospiti». Nel frattempo, la priorità assoluta della Cooperativa resta la cura e l’assistenza degli ospiti della struttura, in particolare dei pazienti più fragili, affetti da gravi disturbi di natura cognitiva e comportamentale, molti dei quali sottoposti a misure di sicurezza, non imputabili in quanto incapaci di intendere e volere.
«Siamo impegnati – conclude il presidente – nel garantire continuità e qualità dell’assistenza, consapevoli della responsabilità che abbiamo nei confronti delle persone accolte alla Mauriziana. Vogliamo assicurare loro e i loro famigliari che La loro tutela, la loro sicurezza e il loro benessere vengono prima di tutto, e che continueremo a lavorare con serietà, anche in una fase complessa come quella attuale».