istock-860049676

Chiese verdi, più attenzione ai giovani

A tre anni dall’avvio del progetto ecumenico dell’“église verte”, la “chiesa verde” (ne avevamo parlato qui un anno fa), è stata annuncia la nascita di due nuove iniziative per promuovere l’impegno ambientale nelle chiese francesi, rivolgendosi in particolare ai giovani.

Per il nuovo marchio “église verte – jeunes” (giovani) è stata scelta l’immagine di un leone dalla criniera arcobaleno, mentre un’ape colorata  rappresenta il progetto “pollen d’église verte” (polline).

Le iniziative nascono grazie al lavoro di un gruppo formato da giovani provenienti da diversi movimenti scoutistici, e saranno sperimentate nel corso dell’anno delle chiese aderenti in vari contesti, cappellania, gruppi giovanili, catechismi…

Il “polline di chiesa verde” è un approccio rivolto ai giovani con l’obiettivo di incoraggiarli a interessarsi alla questione ambientale e climatica e alla conversione ecologica, attraverso una guida e una metodologia adatte alla loro età. L’obiettivo è di creare una rete di gruppi di adolescenti, soprattutto nell’età della scuola media superiore, «che si impegnano per l’ecologia e vogliono fare muovere la loro chiesa», si legge sul sito www.egliseverte.org nella presentazione dell’iniziativa. Sul sito sono presenti materiali per gli animatori dei gruppi giovanili, con indicazioni pedagogiche e concrete sulle attività da fare con i ragazzi. Vengono proposte delle schede per stimolare la riflessione e la discussione, senza dimenticare l’impegno in azioni concrete affinché i ragazzi possano vedere il risultato dei loro progetti, su cinque temi: spiritualità, locale e materiale, alimentazione, sensibilizzazione all’ecologia e mobilità. Si consiglia di cominciare il primo anno con 1-2 temi, e questo è indicativo di una progettualità nel medio-lungo periodo.

A chi vuole aderire, si chiede di renderne partecipe l’organizzazione, comunicando anche le proprie iniziative, un modo (tra l’altro) di essere consapevoli di fare parte di qualcosa di più grande. Nel 2021, un comitato nazionale premierà le iniziative che avranno dato “i frutti più belli”.

L’etichetta “chiesa verde-giovani”, invece, è un adattamento del percorso “église verte” alla realtà degli studenti, ed è nata proprio a partire dai loro feedback sull’applicazione della “diagnosi ecologica”, con l’obiettivo di adattarsi a gruppi più piccoli e spesso più reattivi. Anche in questo caso si propone una metodologia di lavoro nei gruppi, di formazione e informazione, sempre con un atteggiamento molto pragmatico: per esempio, si sottolinea l’aspetto di auto-finanziamento dell’iniziativa con raccolte di denaro nella comunità e auto-tassazione dei giovani partecipanti, e puntando sulla maggiore reattività dei ragazzi si auspica che con il loro intervento la chiesa riesca ad accelerare il passaggio da una tappa all’altra, ora previsto in un anno (quindi con il completamento del percorso in 5 anni). 

Il progetto “église verte” vede impegnate diverse chiese cristiane francesi, sono infatti coinvolti il Consiglio delle chiese cristiane in Francia, la Conferenza episcopale cattolica, la Federazione protestante di Francia (Fpf) e lassemblea dei vescovi ortodossi, insieme ad alcune organizzazioni (Secours catholique,Ccfd-terre solidaire, Ceras, A Rocha e Avec).

In tre anni, 490 chiese (tra le più vicine all’Italia, la chiesa protestante unita di Gap e la chiesa protestante unita di Antibes Cagnes-sur-mer) e istituti, più di 170 nellultimo anno, hanno intrapreso il cammino verso la sostenibilità ambientale, simboleggiato da cinque piante che corrispondono ad altrettanti passaggi, dal minuscolo granello di senape al solido e imponente cedro del Libano.