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Senza muri si pranza meglio

Anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) è tra gli oltre 40 promotori della Tavolata senza muri e che tornerà domani sabato 26 settembre (alle 12 a Roma), giorno che precede la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. 

L’iniziativa (al suo terzo anno e inserita nelle celebrazioni del Tempo del Creato) è promossa da Focisv – Volontari nel mondo in collaborazione con Roma I Centro d’intesa con Masci – Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani con il Patrocinio di Anci e dell’Uncem – Unione nazionale comuni comunità enti montani, nell’ambito del Progetto Volti delle Migrazioni cofinanziato dall’Unione Europea. 

«La Tavolata è nata nel 2018. L’esigenza, era quella di dare un segnale forte e chiaro: condividere un medesimo desco ed un pezzo di pane. Dal bisogno di rispondere a una politica che stava scegliendo la strada dei muri, dei porti chiusi, dell’invasione dei migranti, delle città dell’io, in quella visione miope senza una prospettiva e senza un futuro sostenibile. Tutto racchiuso nella frase più volte pronunciata: “prima gli italiani”, dimenticando la storia di un Paese che da sempre è stata terra di incontro tra culture e genti di ogni luogo», ricordano i promotori.

La Tavolata sarà imbandita in Via della Conciliazione, tra Via Traspontina e Via Rusticucci come nelle due scorse edizioni, con una fila di tavoli lungo i 270 metri di strada per ospitare 150 persone, con il supporto da 50 volontari. Tutta l’iniziativa si svilupperà secondo le normative previste per contrastare il contagio da Covid-19.

«In occasione della Tavolata – avvisano in promotori – si terrà un Flash mob che sarà documentato in modo che le immagini, foto e video possano essere diffuse nei canali social per dare visibilità alla Campagna di comunicazione del progetto Unar – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. L’azione durerà pochi minuti e con una sorta di ola da stadio. I partecipanti alla Tavolata imiteranno l’effetto dell’onda alzandosi e risedendosi in successione».

Il messaggio della Tavolata italiana senza muri è una metafora potente: «è il barcone sul quale tutta l’Umanità è seduta, dal quale si governa per ritrovare una rotta che la riconduca a una comunità più coesa e inclusiva, che ricorda che solo la fratellanza radicale e umana ci salva dalla tempesta della società dell’egoismo», ha sottolineato Gianfranco Cattai, Presidente Focisv.

La Tavolata italiana senza muri è stata promossa nelle scorse edizioni da 38 associazioni, Federazioni e ONG nazionali ed internazionali – ACI Azione Cattolica Italiana, ACLI Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, ActionAid, AGESCI Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani, AOI Cooperazione e Solidarietà internazionale, Articolo 21, ASCS Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione allo Sviluppo, Cara Italia, Caritas Italiana, Ce.I.S. Onlus – Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi, Centro Astalli, CeSPI, CIF Centro Italiano Femminile, CINI Coordinamento Italiano NGO Internazionali, Comunità di Sant’Egidio, COREIS Comunità Religiosa Islamica, Emergency, ENGIM Ente Nazionale Giuseppini di Murialdo, Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), Festival Ottobre Africano, Fondazione Migrantes, De La Salle Solidarietà Internazionale ONLUS – Fratelli delle scuole cristiane, Forum Terzo Settore, FUCI Federazione Universitaria Cattolica Italiana, Itercultura INTERSOS, Iscos-Cisl, Legambiente, Libera, Movimento Rinascita Cristiana, Refugees Welcome Italia, Salesiani per il sociale, Slow food, Stranieri in Italia, UCOII Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, UISG Migranti, WWF Italia. Quest’anno hanno aderito GCCM – Global Catholic Climate Moviment, il Centro Islamico Culturale d’Italia e la Commissione Internazionale Mariana Mussulmano Cristiana.

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