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“Giorno dopo giorno”, in mostra le opere di Valerio Papini

Se ne era andato un anno fa, in silenzio, come era nel suo carattere, senza dare disturbo. Valerio Papini era fatto così. In una sala piena di gente riusciva sempre a trovare una sedia che fosse abbastanza defilata, ma se non era presente la sua assenza faceva rumore. Si sentiva subito che mancava qualcuno.

«E Valerio?», si chiedevamo i presenti. Mancava anche in questi giorni, quando Bibi Giampiccoli, sua moglie, ed il figlio Paolo, hanno inaugurato a Roma, nei locali della chiesa valdese di piazza Cavour, una mostra dedicata ai suoi lavori. Lui mancava, certamente, perché con lui vivo la mostra non si sarebbe mai fatta, come infatti non era mai stata fatta.

Ci sono volute la pazienza di Bibi e Paolo, con la competenza di Gabriella Peyrot, per realizzare quella mostra, cui la comunità di Roma ha risposto subito, con affetto e partecipazione.

E’ in questo modo che Valerio si è raccontato, a sua insaputa, mostrando a chi c’era il suo genio, il suo umorismo e la sua vena creativa. Valerio Papini aveva vissuto molto e dovunque, poi era stato per trent’anni la voce e l’anima del “Culto Evangelico”, aveva illustrato decine di copertine della Claudiana, aveva disegnato il logo della Fcei, però aveva nascosto al mondo il fatto che non era soltanto un “artigiano valdese” ma era un artista che viveva ogni atomo della società: aveva nascosto a tutti (non era riuscito a nasconderlo solo a quelli che condividevano con lui amicizia, famiglia e lavoro, e che curiosavano alle sue spalle mentre disegnava o modellava) la sua capacità di “illustrare” la vita in ogni suo aspetto.

Per lui le “cose” erano vive e gli dicevano ”cose”: fossero colori, barattoli, tele, materiali vari o semplicemente fatti della vita. Lo faceva per sé stesso, come giocasse – ed invece pensava – con i suoi attrezzi, o la china: un tratto sottile, come sottile era il suo umorismo. Insomma, Valerio Papini andava riscoperto, fatto conoscere a tutti. Naturalmente a sua insaputa, altrimenti sarebbe stato impossibile.

Dall’8 al 18 maggio nella Sala della Chiesa Valdese di Piazza Cavour a Roma, via Marianna Dionigi 59, sarà possibile visitare la mostra “Giorno dopo giorno 1962-1974 … chine e colori di Valerio Papini”.