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C’è ancora razzismo nella Chiesa d’Inghilterra

Intervenendo al Sinodo generale della Chiesa di Inghilterra, che si è svolto a York dal 10 al 14 luglio, il rev. Stephen Cotterell, vescovo di Chelmsford, ha detto che la percentuale dei vescovi più anziani non bianchi si è concretamente ridotta negli ultimi anni.

Cotterell ha sostenuto che la Chiesa «non può essere colpevole di razzismo», ma occorre riconoscere che «c’è ancora razzismo all’interno della chiesa».

Il vescovo ha aggiunto che descrivere la Chiesa come istituzionalmente razzista può fa perdere di vista il centro del problema, mentre «il modo migliore di affrontare la questione è considerare il pregiudizio inconscio, cioè che la chiesa è razzista borderline, ma ci sono modi per affrontare questo».

Il vescovo Cotterell ha evidenziato che la attuale composizione etnica del clero non riflette la natura della società e della Chiesa nel suo insieme. Dal 2001 al 2011, il numero dei cristiani neri in Gran Bretagna è aumentato del 58% e di cristiani asiatici del 39%; nello stesso periodo il numero dei cristiani bianchi è diminuito del 17%. «Molto semplicemente la leadership e il ministero della Chiesa d’Inghilterra non riflettono più adeguatamente la diversità e la creatività delle comunità in cui operano. Questo è un problema enorme che influenza direttamente la nostra credibilità come Chiesa nazionale, e la nostra missione». Nel corso del suo intervento Cotterell ha fatto riferimento al «lavoro incompiuto» dell’inclusione all’interno della Chiesa d’Inghilterra.

(Fonte: Christian Today)

Foto: “Canterbury Cathedral – Portal Nave Cross-spire” by Hans Musil – Picture taken and postprocessed by Hans Musil.. Licensed under GFDL via Wikimedia Commons.