Conosciamo davvero colui che adoriamo?
Un giorno una parola – commento a Giovanni 4, 22
Mostraci la tua bontà, Signore, e concedici la tua salvezza!
Salmo 85, 7
Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei
Giovanni 4, 22
Queste parole sono pronunciate da Gesù durante il dialogo con la donna samaritana al pozzo di Sicar, uno degli incontri più sorprendenti del Vangelo di Giovanni. È un colloquio che supera diffidenze, barriere religiose, ferite personali. In mezzo a quel dialogo così umano e diretto, Gesù tocca un punto sensibile: il modo in cui si adora Dio, la qualità della relazione con lui.
Dire “voi adorate quel che non conoscete” non è un rimprovero sprezzante, ma un invito a riconoscere quanto fragile sia una fede costruita solo su tradizioni e abitudini, senza un vero incontro personale. La donna ha sete – non solo di acqua, ma di verità, di autenticità, di un senso che dia consistenza alla sua vita. Ed è a quella sete che Gesù risponde.
Quando aggiunge “noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei”, Gesù non rivendica un privilegio etnico, ma ricorda che Dio si è rivelato nella storia concreta di Israele: una storia fatta di promesse, alleanze, fedeltà; una storia che prepara la via alla sua stessa presenza. La salvezza ha radici, non è un’idea vaga: passa attraverso un popolo, una parola, un volto.
Eppure, pochi versetti dopo, Gesù aprirà questa salvezza a tutti, annunciando che il tempo è venuto in cui i veri adoratori adoreranno “in spirito e verità”. Non più un luogo contro un altro, non più identità contrapposte, ma un rapporto vivo con Dio, reso possibile dallo Spirito.
Oggi questo versetto ci invita a domandarci: conosciamo davvero colui che adoriamo? La nostra fede nasce da un incontro o solo da abitudini? Gesù ci offre la stessa possibilità data alla samaritana: lasciarci raggiungere da una parola che conosce la nostra storia e, proprio per questo, può trasformarla. Conoscere Dio non significa possederlo, ma lasciarsi guidare da lui verso la salvezza. Amen.
Immagine: Guercino, Cristo e la Samaritana, 1640, Museo del Louvre, Parigi