Palermo, “Stati Generali per l’infanzia, l’adolescenza e le Politiche Giovanili”

Oggi pomeriggio appuntamento con decine e decine di realtà sociali per immaginare nuove prospettive di vita per le nuove generazioni. Presente il Centro diaconale valdese “La Noce”

 

In Sicilia il tasso di dispersione scolastica è del 15,2%, ben al di sopra della media nazionale (9,8%). La condizione occupazionale è drammatica: il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) raggiunge il 31,2%, quasi il doppio della media italiana, mentre la percentuale di giovani NEET (che non studiano e non lavorano) sfiora il 45%, il dato più alto d’Italia e tra i più alti in Europa. A questi si aggiungono le gravi carenze strutturali: Palermo si colloca agli ultimi posti in Italia per fragilità dei percorsi educativi, oltre a registrare uno dei livelli più bassi per numero di giovani in possesso di diploma. 

 

I recenti episodi di cronaca che hanno coinvolto in maniera drammatica anche giovanissimi ha spinto un gruppo di 10 associazioni, cooperative, enti del terzo settore e del privato sociale, parrocchie, oltre a singoli cittadini e cittadini, tutti uniti nel chiedere con urgenza alle istituzioni un impegno concreto e coordinato.

 

Il numero di adesioni è cresciuto in maniera rapidissima giorno dopo giorno e oggi pomeriggio per quelli che sono stati definiti gli “Stati Generali per l’infanzia, l’adolescenza e le Politiche Giovanili” della città di Palermo le adesioni sono già oltre 150. Una marea di enti operanti sul territorio, ben consapevoli delle criticità da affrontare. Fra loro il Centro diaconale valdese “La Noce”.

 

L’appuntamento è fissato alle ore 15.30, presso il Teatro della Parrocchia San Filippo Neri nel quartiere ZEN, scelto a simbolo delle aree difficili del capoluogo,  alla presenza di istituzioni cittadine, dalla Giunta Regionale a quella Comunale, dalla Prefettura al Tribunale Minorile, dalla Questura e al Comando dei Carabinieri, dal Centro di Giustizia Minorile alla ASP, oltre a tante scuole, facoltà universitare, Ordini professionali, Uffici pastorali della Diocesi, rappresentanti delle diverse confessioni religiose.

 

Tutti intorno a un tavolo per costruire un futuro di speranza.