«Profonda preoccupazione per la violenza e le atrocità segnalate in Sudan»

Il Consiglio ecumenico delle chiese esorta tutti gli attori internazionali a fare di tutto per evitare l’escalation bellica in corso

 

Il segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Cec), il pastoreJerry Pillay, ha espresso profonda preoccupazione per le notizie provenienti da El Fasher, nel Darfur settentrionale, in Sudan, in seguito alla recente presa della città da parte delle Forze di Supporto Rapido paramilitari.

«I resoconti forniti da persone fuggite dalle ultime violenze, così come altre segnalazioni, indicano uccisioni di massa a sfondo etnico, altri crimini di guerra e crimini contro l’umanità e una distruzione diffusa nella città» ha affermato Pillay.

 

«Attacchi con droni, bombardamenti di artiglieria e attacchi contro aree civili, tra cui moschee, campi profughi e rifugi, sono ampiamente segnalati e rappresentano una devastante escalation di sofferenza umana nella regione». Tra le altre atrocità, si segnala l’attacco a una moschea nel quartiere di Al-Daraja di El Fasher, dove gli sfollati del campo di Abu Shouk avevano cercato rifugio. «Tali atti sono moralmente indifendibili e costituiscono gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani», ha affermato Pillay. «Facciamo appello per la salvaguardia e la protezione delle vite e delle comunità nella regione».

 

Pillay ha espresso solidarietà al popolo, alle chiese e alle comunità religiose del Sudan che continuano a sopportare difficoltà inimmaginabili a causa del conflitto, degli sfollamenti e della fame. «Esortiamo la comunità internazionale, l’Unione Africana, e le organizzazioni regionali a intensificare gli sforzi diplomatici e umanitari per porre fine alla violenza, proteggere i civili e garantire un’adeguata assistenza umanitaria a tutti gli sfollati e comunque colpiti dalla violenza». «Come comunità di chiese impegnate per la giustizia e la pace, il Cec continua ad accompagnare il popolo sudanese nella preghiera e nella difesa dei diritti»..

 

Il conflitto in corso in Sudan è iniziato nell’aprile del 2023. Ha causato l’uccisione di decine di migliaia di persone e 12 milioni di sfollati, dando luogo alla più grande crisi umanitaria al mondo. Le Fsr, il gruppo paramilitare che si sta scontrando con le Forze armate del Sudan (Fas), sta assediando El Fasher dal maggio del 2024. Il 26 ottobre le Fsr hanno dichiarato di aver conquistato alcune zone di El Fasher, l’ultima grande città del Darfur ancora sotto il controllo delle forze armate. Queste, il giorno dopo, hanno annunciato il loro ritiro. A El Fasher viveva oltre un milione e mezzo di abitanti, comprese centinaia di migliaia di persone sfollate da altre zone del Darfur nei primi anni Duemila e durante l’attuale conflitto. Si stima che prima dell’attacco del 26 ottobre si trovassero intrappolate in città circa 260.000 persone.

 

 

Photo: Paul Jeffrey/Life on Earth