Di segni e di visioni. Come la pioggia nonostante il sole

L’appuntamento con la rubrica di Riforma fra arte e spiritualità

 

C’è una canzone degli anni Settanta – ma si ascolta ancora oggi – che chiede: hai mai visto la pioggia in un giorno di sole?

Dietro quella domanda si nascondevano molti motivi: politici, certo – la guerra del Vietnam, lo sgretolarsi del sogno di pace e libertà nato a Woodstock – ma anche personali, per le tensioni interne che, tra silenzi e litigi, avrebbero presto portato allo scioglimento del gruppo che la cantava, i Creedence Clearwater Revival. Il suo autore John Fogerty spiegò anni dopo che la band, pur essendo al culmine del successo, non era più felice: «Era come quando piove, nonostante ci sia il sole».

 

Poco più di vent’anni prima, dalla stessa America non troppo colta né troppo borghese da cui sarebbero nati i Creedence, qualcun altro aveva visto la pioggia scendere, nonostante – quasi a dispetto – del sole. Anzi: aveva fatto gocciolare la sua personale pioggia su un mondo, il suo, stravolto quanto lo può essere una tela da pittore che, invece che sul cavalletto, si ritrova buttata a terra.

 

Jackson Pollock, nato nel 1912 e morto per un incidente stradale quando era poco più che quarantenne, aveva effettivamente vissuto una vita piena di pioggia. E non riuscendo a trovare riparo, l’aveva trasformata in colori, mai capaci di vera allegria, che colavano a terra. 

Non cercava sfogo, né redenzione – probabilmente non credeva né nell’uno, né nell’altra: la sua luce filtrava sempre a fatica da dietro le tenebre, su un’anima informe e vuota, che non aveva mai pianto, solo perché era convinta che nessuno l’avrebbe ascoltata. 

Quel gesto, che i critici avrebbero poi chiamato dripping, era un linguaggio primordiale. 

 

Come la pioggia nonostante il sole – qualcosa che non nasce per logica, ma, semplicemente, perché non può fare a meno di nascere.

Pollock entrava nella tela come se entrasse nel suo stesso abisso, non per capirlo o essere capito, ma per contemplarlo, e contemplandolo, dichiararlo. 

Nell’attimo prima di quel “fiat lux” che non gli riuscì mai di vedere.