La Baptist World Alliance denuncia i crimini in Myanmar

Nella nazione vivono oltre due milioni di battisti

 

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha organizzato una conferenza dedicata alla crescente crisi umanitaria in Myanmar e nei Paesi confinanti.

La Baptist World Alliance (BWA), da tempo impegnata nel sostegno e nella difesa dei diritti delle popolazioni vulnerabili, ha un legame storico con il Myanmar (antica Birmania), dove vivono circa due milioni di battisti/e.

A rappresentare la BWA alla conferenza erano Scott Stearman (rappresentante ONU della BWA), Roy Medley e Van Kio, leader del Burma Advocacy Group.

 

Durante i lavori sono stati denunciati i crimini perpetrati dalla giunta militare birmana e il genocidio contro la popolazione Rohingya, che ha costretto centinaia di migliaia di cittadini/e birmani a fuggire nei Paesi vicini. Attualmente oltre un milione di rifugiati/e Rohingya vivono in Bangladesh, che ospita il più grande campo profughi del mondo. Anche altre regioni del Myanmar, a maggioranza cristiana e in diversi casi battista, continuano a subire violenze e persecuzioni, con un flusso crescente di rifugiati verso India, Indonesia, Malesia e Thailandia.

 

La conferenza – presieduta dall’attuale presidente dell’Assemblea Generale ONU, Annalena Baerbock – ha visto la partecipazione di rappresentanti ONU, Stati membri e leader di organizzazioni non governative e della società civile.

A questo incontro di alto livello è seguito, il 1° ottobre, un Day of Action organizzato dal Burma Advocacy Group insieme a una coalizione di gruppi femminili birmani. L’evento, molto partecipato da rappresentanti diplomatici e della società civile, è stato co-sponsorizzato dalle missioni ONU di Canada, Danimarca, Norvegia e Regno Unito. 

 

Dal colpo di Stato militare del 2021, la BWA continua a schierarsi al fianco del popolo del Myanmar. In collaborazione con le convenzioni battiste locali, ha promosso il Red Ribbon Solidarity Weekend, un’iniziativa globale di preghiera e advocacy. L’Alleanza battista mondiale ha inoltre approvato una risoluzione di condanna del golpe e della soppressione delle libertà civili e religiose, e attraverso BWAid continua a sostenere le persone sfollate lungo il confine tra Myanmar e Thailandia — anche a seguito del recente terremoto di magnitudo 7.7.

 

 

 

Da ucebi.org