È possibile sperare in un avvenire

Un giorno una parola – commento a Geremia 31, 17

 

 

«C’è speranza per il tuo avvenire», dice il Signore

Geremia 31, 17

 

Dio volle mostrare nei tempi futuri l’immensa ricchezza della sua grazia, mediante la bontà che egli ha avuta per noi in Cristo Gesù

Efesini 2, 7

 

La saggezza popolare insegna che finché c’è vita c’è speranza. Possiamo anche dire che, finché c’è per noi un avvenire, finché c’è per noi un futuro possibile, possiamo sperare, attenderci qualcosa di buono per il tempo che ci aspetta. Qui la situazione è diversa: è possibile sperare in un avvenire, c’è un futuro non solo possibile ma certo per la indefettibile certezza delle promesse divine.

 

Nel contesto, la rassicurante promessa è rivolta a Rachele, una delle mogli di Giacobbe, progenitrice del popolo di Israele: Dio le promette che i figli di cui è privata, perché sono stati deportati a Babilonia, torneranno e la terra sarà ancora abitata, ristabilendo il binomio “popolo e terra”.

In modo diverso anche per noi quelle parole, pronunciate in un luogo e in tempo così lontani, significano qualcosa. L’incontro con Dio, comunque avvenga, apre una nuova prospettiva di vita; l’apostolo Paolo definisce questa esperienza “camminare di novità di vita” e altrove “essere una nuova creatura”.

 

Questa nuova prospettiva di vita trasforma già questa esistenza, riempiendola di significato e dandole un nuovo senso, una nuova direzione. La morte non è più la fine di tutto, è, piuttosto, l’inizio di qualcosa di diverso, difficilmente definibile e pensabile con i dati della nostra comune umana esperienza. La morte non è più un muro invalicabile ma una porta che apre a qualcosa che va oltre i limiti della nostra vita. È l’immensa ricchezza della sua grazia, che si realizza in Cristo, il quale, con la sua morte e la sua resurrezione, ha aperto per noi la via dell’eternità. È un orizzonte futuro, preparato per i tempi futuri: questa vita trova il suo compimento in quella a venire.

 

Ma non ci è richiesto di disinvestire da questa vita per investire in quella futura, quasi questo nostro tempo “sotto il sole” avesse meno importanza di quello che ci attende al di là di esso. Si crede per vivere, viviamo con fede e fiducia il tempo che ci è dato nella certezza perché, se crediamo, nulla può separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore. Amen.