Playlist. Un mondo da costruire
Fra musica e teologia la rubrica del Dj e scrittore Diego Passoni
È inutile girarci troppo attorno: siamo spaventati. La sensazione comune è quella di essere riuniti sul ciglio di un abisso e di guardare oltre con vertigine e smarrimento.
Stanno succedendo così tante cose spaventose, si sono superati i limiti che ci eravamo imposti per arginare la violenza e proteggere spazi di pace, il sistema economico sembra essere più spietato, e la comunicazione è satura di versioni multiple della realtà, manipolazione delle parole, disumanizzazione dell’altro.
Tuttavia, da credenti, siamo chiamati a coltivare e proteggere la speranza dal pessimismo assoluto.
Ci sono dati realistici sull’aspettativa di vita e l’innovazione, che non sono mai state così tanto a nostro favore, e forse anche la caduta di molte illusioni può servire a maturare in noi una visione meno ipocrita di noi, nati nella parte privilegiata del pianeta.
C’è ancora un mondo da costruire, e servono coraggio e fiducia. Una lunghissima ombra è il nuovo lavoro di Andrea Laszlo De Simone, musicista che canta, suona, compone colonne sonore, e che in questo album sembra accompagnarci – in17 brani, con una voce sottilissima, e con i suoi suoni liminali – attraverso lo sgomento, il pianto, quei sospiri che si fanno per darsi coraggio, quegli abbracci che ci si dà per non darla vinta alla paura, quei baci che vogliamo perché la dolcezza coli sui cuori rotti. Come se dal crinale di quell’abisso spuntasse il primo rosso raggio dell’aurora, e improvvisamente ci trovassimo a tenerci per mano, perché tutto può ancora succedere.