la Buona novella. Digital detox
La rubrica della redazione dedicata alle buone notizie
Il 12 ottobre in Emilia-Romagna sono iniziati i fine settimana senza smartphone. Una iniziativa voluta direttamente dalla Giunta regionale. Come scrive il quotidiano Avvenire in Emilia-Romagna nel solo 2024 «gli accessi in neuropsichiatria infantile sono stati 68mila a fronte di una popolazione di 666mila ragazzi: significa che il 10 per cento dei giovanissimi manifestano disagi, di cui un buon numero risultano legati a un abuso di smartphone e schermi».
Nelle altre regioni le percentuali sono simili. Numeri rilevantissimi e che destano molte preoccupazioni, finalmente non soltanto più fra gli addetti ai lavori. La politica si muove e decide di sostenere quei Comuni che si dimostrino pronti ad abbracciare l’iniziativa. In che modo? Con ingressi gratuiti ad esempio nei musei, purché il nostro cellulare resti in borsa. O con laboratori, trekking, gare podistiche. Le iniziative continuano il prossimo fine settimana e avanti ancora, come si può leggere sul sito informafamiglie.it.
Nessun diktat calato dall’alto, ma un caldo invito a partecipare alle numerose proposte che ci invitano a rallentare.
Abbiamo scritto a più riprese sul nostro giornale quanto sia complesso il rapporto fra giovani e nuove tecnologie che invadono tutti gli spazi dell’agire pubblico e privato. Ben inteso: giusto educare le nuove generazioni, ma molto lavoro va fatto con il mondo adulto, a sua volta in balia degli impulsi tecnologici e forse con meno strumenti di discernimento rispetto ai “nativi digitali”.
Questa prima sperimentazione andrà avanti fino alla fine dell’anno scolastico. Non vediamo l’ora di vederla replicata in tutta Italia. Anche da soli, nelle nostre cerchie di amici e parenti possiamo però fare molto, imporci dei limiti, delle “zone rosse” vietate ai telefonini e quant’altro. Per riappropriarci del piacere dell’ascolto e del guardarsi negli occhi.