Passare da “loro” a “noi”
L’incontro autunnale del Consiglio metodista europeo dedicato alle chiese che accolgono
Leader e rappresentanti di chiese metodiste, wesleyane, unite di tutta Europa si sono riuniti ad Amburgo, in Germania, dal 3 al 6 ottobre per l’incontro autunnale del Consiglio Metodista Europeo (Emc). Tenutosi presso la St. Ansgar-Haus sul tema “Chi sono io come pellegrino e migrante?”, l’incontro ha riunito voci provenienti da tutta Europa e dalla famiglia metodista globale per esplorare come fede, migrazione e identità si intersechino nel mondo in continua evoluzione di oggi.
In apertura dell’incontro, i copresidenti. la pastora Heather Morris (Chiesa Metodista in Irlanda) e Doug Godfrey-Swanney (Chiesa Metodista in Gran Bretagna) hanno invitato i partecipanti a riflettere sull’identità e la direzione del Consiglio in questa nuova stagione di ministero. Il culto di apertura guidato da Alfredo Abad (Chiesa Evangelica Spagnola) con la predicazione del vescovo Stefan Zürcher (Conferenza dell’Europa Centrale e Meridionale della Chiesa evangelica metodista), ha creato un clima di unità e gratitudine. Durante tutto il fine settimana, i delegati si sono impegnati in momenti di culto, narrazioni e profonda riflessione teologica sul tema del pellegrinaggio e della migrazione, ragionando su come le esperienze di movimento, sfollamento e ospitalità formino sia gli individui che le comunità di fede.
Varie discussioni di gruppo hanno invitato i partecipanti a riflettere su come le chiese possano diventare comunità di appartenenza, andando oltre l’integrazione, verso una vera inclusione. Storie provenienti da tutta Europa hanno rivelato sia sfide che risposte creative, mentre le chiese continuano ad accogliere e accompagnare le comunità di migranti e rifugiati.
Al Consiglio si sono uniti il pastore Martin Mujinga, segretario generale del Consiglio metodista africano, e il pastore Reynaldo Ferreira Leão Neto, segretario generale del Consiglio metodista mondiale. La loro presenza ha ricordato ai presenti che la storia metodista europea è parte di un cammino mondiale di giustizia, pace e discepolato.
Nelle sessioni plenarie e di gruppo, i partecipanti hanno discusso di come i metodisti europei possano rispondere alla crescente polarizzazione ed estremismo con coraggio e compassione. Hanno ribadito la chiamata della Chiesa a creare spazi sicuri e accoglienti per tutti e a parlare a favore della giustizia e della pace.
Come ha riflettuto un delegato, «La migrazione sarà sempre parte della nostra storia umana. La nostra vocazione è quella di passare da “loro” a “noi”, di vedere tutti gli uomini come amati da Dio».