Le chiese ricordano l’unità tedesca

Il 3 ottobre la Germania mise fine a una divisione ultradecennale

 

Il 3 ottobre 1990 la Repubblica federale di Germania e la Repubblica democratica tedesca si riunirono sotto un unico governo, mettendo fine a una divisione della Germania durata più di quarant’anni. 

 

In occasione del 35° anniversario dell’unità tedesca, le due Chiese, evangelica e cattolica, esortano a conservare nella memoria collettiva, oltre alla gioia per la riunificazione, anche i decenni di divisione e a considerarli come un impegno per la coesione sociale. È bene «che noi, come popolo, ricordiamo insieme il periodo della separazione, la riunificazione e anche gli errori commessi», hanno dichiarato la presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (Ekd), la vescova di Amburgo Kirsten Fehrs, e il presidente della Conferenza episcopale tedesca, il vescovo di Limburgo Georg Bätzing: «Da 35 anni cresce insieme ciò che ci appartiene insieme».

 

I due leader hanno soprattutto riconosciuto il merito delle persone della Germania orientale nel percorso verso l’unità tedesca: «Il superamento della separazione decennale dopo la seconda guerra mondiale è stato raggiunto in modo determinante grazie al coraggioso impegno di molte persone nell’allora DDR. Con la loro rivoluzione pacifica contro un regime dittatoriale, nel 1989 hanno dato il via agli eventi che un anno dopo hanno portato all’unità tedesca».

 

In molti casi l’impulso è partito dai cristiani, che con preghiere di pace e coraggioso impegno contro l’ingiustizia e per la democrazia hanno dato l’esempio agli altri. Gli abitanti di due paesi separati da muri, filo spinato, campi minati e barriere anticarro hanno raggiunto con mezzi non violenti ciò che molti nel mondo desiderano ardentemente: pace, libertà e unità. «La società tedesca può essere orgogliosa e grata che le persone nella Germania unita si siano ritrovate sotto molti aspetti. Le persone in Germania si sono avvicinate, hanno imparato le une dalle altre e hanno abbattuto i pregiudizi reciproci», hanno spiegato Fehrs e Bätzing. «Le persone di due paesi separati da muri, filo spinato, campi minati e barriere anticarro hanno raggiunto senza violenza ciò che molti nel mondo desiderano ardentemente: pace, libertà e unità. La società tedesca può essere orgogliosa e grata che le persone nella Germania unita si siano ritrovate sotto molti aspetti. Le persone si sono avvicinate, hanno imparato le une dalle altre e hanno abbattuto i pregiudizi reciproci» hanno concluso Fehrs e Bätzing.